CHE MARTEDI' SI TIFI... SOLO MILAN.

CHE MARTEDI' SI TIFI... SOLO MILAN.MilanNews.it
© foto di Filippo Gabutti
venerdì 30 ottobre 2009, 10:30Il Punto del Direttore
di Francesco Letizia

Con la testa a martedì sera: inutile essere ipocriti, per questo Milan partite come quella di sabato contro il Parma o di mercoledì scorso contro il Napoli possono essere solo parentesi più o meno felici di un discorso nettamente più ampio. Il Real Madrid è l'avversario atteso da settimane, mesi: sarà difficile continuare a mantenere concentrazione su un campionato che vede nel terzo posto l'obiettivo stagionale riconosciuto, posizione che il Milan può mantenere a portata di mano senza troppi problemi. In quest'ottica il pareggio di Napoli è fortemente positivo: può bruciare il modo con cui è maturato, ma chi ha perso (e non pareggiato) ben altre partite in maniera simile può solo farsi una grassa risata dopo poche ore. Nessun timore di strascichi psicologici dunque, anche perchè la sensazione è che alla vigilia si sarebbe firmato per un pareggio al San Paolo: con il Parma, squadra molto in forma, l'obiettivo saranno invece i tre punti, sperando che lo stesso Napoli possa andare a frenare la Juventus a Torino. Solo Real, un'ossessione per il blasone della sfida, ma anche perchè gli spagnoli verranno a Milano assetati di rivalsa: il massacro operato dall'Alcorcòn ha lasciato il segno nel Madridismo, e la partita di San Siro è già un'ultima spiaggia per una squadra che rischia il fallimento totale in questa annata. Non ci sarà Cristiano Ronaldo: un peccato per il Calcio, perchè reputo il portoghese indiscutibilmente il numero uno al mondo di questo giuoco. Certo per il Milan è tutto un vantaggio: onestamente, più che dell'avversario però, i Rossoneri dovranno preoccuparsi di sè stessi.

Come dimostrato al Santiago Bernabeu, non c'è Real Madrid che possa tenere testa ad un Milan motivato e grintoso: il "dettaglio" è esserlo anche martedì sera. Continuo ad evidenziare la necessità di lanciare nella mischia da titolare Marco Borriello: il bomber napoletano gioca bene e soprattutto fa giocare bene Pato e Ronaldinho, gli elementi imprescindibili dell'11 titolare. Per concludere, vorrei soffermarmi su qualche commento letto qui e lì nei confronti dell'editoriale della scorsa settimana: sono stato "accusato" di avere eccessiva stima nei confronti del Presidente del Milan, Silvio Berlusconi, e di aver esagerato nei confronti di Kakà. Ebbene io mi chiedo innanzitutto di chi calcisticamente si potrebbe avere stima, se non del Presidente più vincente della storia del Calcio moderno: riguardo il brasiliano, preferisco non sbilanciarmi prima di martedì. Mi auguro però che l'accoglienza di San Siro sia in linea con quella riservata dal settore ospiti milanista al Santiago Bernabeu: rispetto, nessun fischio, ma la giusta indifferenza che un avversario merita. Chi deve venire allo stadio per tifare Kakà e non Milan insomma, non me ne voglia, ma per quanto mi riguarda farebbe bene a rimanere anche a casa.