Dagli "schiaffi salutari" all'Inter-show di Pechino: caro Milan, ma non controllavi la stampa?

Dagli "schiaffi salutari" all'Inter-show di Pechino: caro Milan, ma non controllavi la stampa?MilanNews.it
© foto di Francesco Letizia
giovedì 13 agosto 2009, 08:43Il Punto del Direttore
di Francesco Somma
fonte di Francesco Letizia per Tuttomercatoweb

Sesta sconfitta consecutiva, strombazzata a reti unificate da tutti i telegiornali sportivi e sbattuta in prima pagina dai quotidiani come fosse l'evento del giorno: l'amichevole di sabato a Lisbona, un test privo di alcuna attendibilità visto che molti titolari non sarebbero dovuti neanche partire per il Portogallo e lo hanno fatto unicamente per ragione di immagine, non ha fatto altro che permettere ad una parte di stampa di gettare ulteriore benzina sul fuoco del nuovo Milan di Leonardo. Una squadra, quella che sta nascendo, non di certo esente da critiche, così come ho sottolineato in prima persona non più tardi di una settimana fa: la personalissima impressione però è che si stia esagerando davvero, in una sgradevole operazione mediatica, uno sciacallare sulla pelle di milioni di tifosi rossoneri pronto ovviamente ad essere cancellato con un colpo di spugna alla prima prestazione convincente. Qualche esempio? L'Inter perde ai rigori con il Club America: nessuno parla, giustamente, di sconfitta: il Milan fa altrettanto con Boca Juniors (partita di buon lignaggio tralaltro) e Benfica, e... Ronaldinho e soci, reduci da un viaggio transoceanico ed una tourneè estenuante, perdono 4-1 a Monaco contro il Bayern, subendo due gol sostanzialmente a gara già chiusa? "Disastro Milan". La Juventus incassa una batosta storica dal Villarreal: "Schiaffi salutari". Si potrebbe andare avanti all'infinito probabilmente, citando forse con troppa malizia, anche i commenti sulle operazioni di mercato: Huntelaar, 26 anni ieri (auguri Klaas), era già 26enne quindici giorni fa, mentre il trentunenne Lucio, scartato da Van Gaal al Bayern, è un acquisto di altissimo profilo, da far riempire per giorni le pagine dei quotidiani con elogi e senza il minimo accenno ai 4 milioni di ingaggio da onorare sostanzialmente fino ai 34 anni. "Sissoko è tornato" titolava qualcuno il 13 luglio: ad un mese esatto, del maliano si sono perse le tracce, eppure suscita più clamore la presenza di Ronaldinho, addirittura all'1.30 di notte, al famoso luogo di perdizione denominato "Festival Latinoamericano" di Assago. Intanto Ibrahimovic, l'uomo che ha vinto gli ultimi cinque campionati italiani ed eterno candidato al "Pallone d'Oro" da parte di interisti e non, è già stato scaricato per far posto ad Eto'o: il risultato di Inter-Lazio è sotto gli occhi di tutti...

"Eh ma l'Inter ha giocato da Dio": chiedete a Mourinho, o ai tifosi nerazzurri più onesti intellettualmente, se metterebbero la firma per giocare nello stesso modo e con lo stesso risultato al Derby del 29 agosto. L'ultima bufala è quella su Gourcuff: l'Inter, che cerca un trequartista sostanzialmente a zero con un prestito, andrebbe a mettere a segno "la grande beffa" da 25 milioni, così, tanto per esacerbare ulteriormente gli animi dei tifosi rossoneri. Ora sta alla squadra ed alla società trovare la forza di reagire in fretta, facendo parlare il campo: non il Trofeo Tim, nè il Luigi Berlusconi, ma subito Siena e poi Inter per dimostrare di essere ancora "il Club più titolato al Mondo". Il nervosismo che sotto pelle aleggia anche per i corridoi di Milanello diventi uno sprone per ripetere l'exploit del 2007: ormai tre stagioni fa, c'era una rosa forse addirittura meno attrezzata, una perdita (quella di Sheva) altrettanto importante da mettersi alle spalle, e persino minor tranquillità, con la penalizzazione di Calciopoli ed un preliminare con la Stella Rossa preparato in 48 ore. Eppure Atene è passata alla storia. Insomma il Milan dovrà giocare contro tutto e contro tutti, e questo dovrebbe spingere anche gli stessi tifosi a star vicino alla squadra, anche a costo di qualche "perdono" scomodo ed accelerato: insieme per battere un'egemonia mediatica di cui, per assurdo, loro stessi venivano fino a pochi mesi fa additati come padroni. Com'era, Mister Mourinho? "Prostitussione Intelectuale". Ebbene, a distanza di mesi posso dire che aveva centrato proprio il punto: ben più dello "seru tituli" che le si è già ritorto contro.