Incubo Trezeguet: troppo brutto per essere vero. Errore Fabiano. Ed i soldi di Cissokho?

Incubo Trezeguet: troppo brutto per essere vero. Errore Fabiano. Ed i soldi di Cissokho?MilanNews.it
© foto di Federico De Luca
giovedì 23 luglio 2009, 00:41Il Punto del Direttore
di Antonio Vitiello
fonte di Francesco Letizia per www.tuttomercatoweb.com
Caporedattore di Tuttomercatoweb.com, dove cura la rubrica "Il volto nuovo" in cui individua le future stelle del calcio mondiale. Da marzo 2007 è Direttore di MilanNews.it: esperto di mercato per Telelombardia ed Antenna3.

Si iniziò con Edin Dzeko, spostandosi di fronte al muro tedesco, su Luis Fabiano: ora i tifosi del Milan hanno paura. Anche i più fiduciosi, coloro che hanno sottoscritto l'abbonamento per amor dei colori e non del mercato, da qualche ora si sentono catapultati in un incubo. Quell'incubo ha un nome ed un cognome: David Trezeguet. Nulla di personale con il giocatore si intende, uno dei migliori attaccanti degli ultimi 10 anni, ma l'ombra del centravanti franco-argentino spaventa a ragion veduta chi nella parola "progetto" ci aveva creduto sul serio: in realtà però bisogna dire che ad oggi, sul possibile passaggio di Trezeguet al Milan non c'è alcuna dichiarazione ufficiale, nè in sponda rossonera nè in quella Juventus. Ci ha puntato seriamente una parte della stampa, per la verità già smentita in due riprese dai fatti: lo scambio con Oddo prima - il terzino non è gradito in GalFer -, quello con Borriello ("incedibile" come recitava ieri una nota di Galliani) poi. A supporto della tesi Trezeguet però, quella cena "da Giannino" tra Antonio Caliendo e lo stesso Galliani, alla presenza del solito Bronzetti: bastasse una mangiata tra amici però, il Milan avrebbe già comprato decine di giocatori nelle ultime settimane. L'ipotesi Trezeguet sembra troppo brutta per essere vera: primo, perchè il francese ha già 32 anni, e basterebbe questo a chiudere ogni discorso. Secondo, per chi ancora è possibilista, perchè le sue condizioni fisiche (vedi ginocchia) sono precarie: terzo, perchè i 4.5 milioni fino al 2011 sono, seppur scontabili, un'enormità per le casse di una società che vuole abbassare il monte ingaggi. Si era parlato di giovani, di tetto ingaggi, di progetto: davvero in via Turati hanno già buttato tutto fuori dalla finestra? Improbabile, quasi impossibile: d'accordo la delusione per l'immobilismo, ma arrivare a pensare ad un simile e clamoroso autogol sarebbe davvero troppo ed ingiustificabile anche dal più evoluto dei milanisti. Il tutto tralasciando poi quella palese antipatia che un rossonero può nutrire per un simbolo della Juventus che tante sofferenze ha dato nell'era pre-Calciopoli: quello addirittura, oggi come oggi, sarebbe davvero l'ultimo dei problemi. Intanto per Luis Fabiano sembra tutto sfumato, altro nodo cruciale dell'enigmatico mercato milanista: ha ragione l'agente del giocatore a chiedersi se davvero il Milan ha mai avuto intenzione di acquistare il Fabuloso, perchè non schiodarsi da una valutazione di 14 milioni di neanche un euro vuol dire anche svalutare il giocatore. Leonardo non sapeva più come ripeterlo: Fabiano è il giocatore ideale per questo Milan, ed è giusto rispettare una politica del risparmio che vale per tutti, ma è pur vero che per una volta sarebbe stato il caso di dare all'allenatore il giocatore che chiede, anche rimettendoci un paio di milioni in più del previsto.

A conti fatti, O Fabuloso costerebbe tra ingaggio triennale e cartellino, 35 milioni di euro: o si punta su un giovane, e sarebbe cosa buona e giusta, o altrimenti difficile trovare un elemento che dia competitività presente con una cifra inferiore per le prossime tre stagioni. Forse Huntelaar, ma l'olandese non convince poi nessuno e costicchia in tema di cartellino. Nella testa, c'è sempre Dzeko, ma anche qui la sorte non sta aiutando il Milan: la trattativa Nilmar-Wolfsburg è saltata ed il bosniaco ha rivisto chiudersi per l'ennesima volta quella finestrella che poteva aprirsi con l'arrivo del centravanti dell'Internacional. Inseguire all'infinito il gigante però potrebbe mettere il Milan in condizione di vedersi sfilare sotto al naso tutte le possibili alternative: guai a finire davvero a trattare Trezeguet però, piuttosto meglio un azzardo a sorpresa, under 23 chiaramente. Le prime amichevoli intanto hanno sottolineato la prevedibile difficoltà sulle fasce laterali difensive, un segreto di Pulcinella anche per la dirigenza rossonera: inutile raccontarsi di essere apposto con Antonini, Jankulovski, Zambrotta e Oddo quando poco più di un mese fa si era deciso di investire ben 15 milioni per Cissokho, pompandolo mediaticamente anche oltremodo con la definizione di "uno dei migliori terzini d'Europa". A proposito, dov'è finito quel budget? Se lo chiedono in molti, la risposta è duplice ma viaggia sullo stesso binario: è congelato. In attesa di opportunità migliori nel ruolo (intanto Andrè Santos è volato in Turchia ed Hernanes, per il centrocampo, rischia di seguirlo), o in attesa della cessione di Pirlo: insomma, comunque vada, sempre "in attesa". Uno status che però al Milan non possono permettersi di prolungare ulteriormente: con un terzino ed un grande attaccante si può abbassare l'età media, dare linfa nuova all'11 titolare e soprattutto risalire un gradino nell'inseguimento ad Inter e Juventus. Con un centrocampista e/o una punta esterna - a proposito, giù le mani da Abate - poi, allora sì che si potrebbe dire di aver colmato il gap: ma la triste realtà, ad oggi, dice che è arrivato solo Onyewu. Aspettare i saldi? Comprensibile quanto astuta strategia: l'importante però sarà accorgersi per primi di quando saranno iniziati e soprattutto saper scegliere con onestà e competenza cosa occorre comprare, senza lasciare nulla di incompiuto. L'auspicio è che il Milan sia in pole position, davanti al centro commerciale, e con le idee ben chiare.