TRA SALDI E "BUGIE", I TIFOSI PERDONANO: MA ORA TOCCA ALLA SOCIETÀ MILAN

TRA SALDI E "BUGIE", I TIFOSI PERDONANO: MA ORA TOCCA ALLA SOCIETÀ MILANMilanNews.it
© foto di Giacomo Morini
giovedì 9 luglio 2009, 00:53Il Punto del Direttore
di Antonio Vitiello
fonte Editoriale di Francesco Letizia per Tuttomercatoweb.com
Caporedattore di Tuttomercatoweb.com, dove cura la rubrica "Il volto nuovo" in cui individua le future stelle del calcio mondiale. Da marzo 2007 è Direttore di MilanNews.it: esperto di mercato per Telelombardia ed Antenna3.

La sottile linea rossa tra la bugia strategica di mercato e l'agghiacciante verità: è lei la responsabile dell' insonnia di migliaia di tifosi del Milan, angosciati dalle dichiarazioni di Adriano Galliani e Silvio Berlusconi nelle ultime settimane. "Siamo più forti dell'Inter" si legge dalle pagine della Gazzetta in un'intervista del Presidente: "Niente terzini, siamo già in tanti" risponde il suo Vice dalla Lega Calcio. Ed i milanisti, anche i più "evoluti" e filo-societari, dentro si chiedono: "Ma ci credono davvero, o ci prendono in giro?" è il grido che rimbalza tra forum, newsgroup e soprattutto tra i lettori di MilanNews. E' chiaro che una dirigenza che in 23 anni ha regalato 26 "tituli" non intende prendere in giro nessuno, nè ha perso la bussola da un giorno all'altro, a meno di due anni dall'ultimo grande successo mondiale: altresì non si può negare che la comunicazione dei vertici di Via Turati 3 sia stata deficitaria, specie nei giorni "caldi" dell'addio a Kakà. Prima della conferenza stampa di Leonardo a Milanello, ho avuto modo di incontrare diversi tifosi che mi hanno chiesto le intenzioni di questa società: ebbene ho trovato una disponibilità, una comprensione, che non mi aspettavo, nei confronti della politica del pareggio del bilancio, che tanti sacrifici è già costata. La diffidenza però è dietro l'angolo, perchè nel 2009 il tifoso medio non è più quello di 20 anni fa: tra Youtube e Football Manager, passando per gli streaming e le pay tv, qualsiasi appassionato può cimentarsi (con risultati più o meno discutibili) nell'impresa di "scoprire" questo o quel presunto talento. Se spunta il nome di Gareth Bale (il miglior giovane in quel ruolo a mia opinione), in molti si illuminano e rinunciano volentieri anche al malandato (?) Cissokho, presentato come "uno dei migliori terzini d'Europa": quando poi Galliani gela tutti ed annuncia la chiusura del mercato dopo il prossimo arrivo di Luis Fabiano (un nome che avevamo anticipato proprio qui in tempi non sospetti), è inevitabile che certe dichiarazioni riaffiorino alla mente e generino quantomeno nervosismo. 11mila abbonamenti sono tanti, una bella dimostrazione d'affetto da parte di chi si è dimostrato tifoso del Milan e non di Kakà: perchè il Milan resta, i giocatori vanno via e nessuno è tecnicamente insostituibile.

Pur stimando (e non poco) "O Fabuloso" però, mi pare evidente che non sia sufficiente per riequilibrare una rosa che già partiva da un gap consistente: bene Onyewu, specie in ottica del "low cost", ma se la Juventus spende 50 milioni tra Diego e Felipe Melo (scelte discutibili, ma pur sempre dimostrazione di potenza economica) il tifoso del Milan si chiede... "Ma cos'è questa crisi?" come recitava un vecchio ritornello del 1933. Con la situazione Pirlo ancora da risolvere, un tormento in più: serve un laterale ed un centrocampista, per dare al frizzante Leonardo una rosa all'altezza di ottenere grandi risultati. Già, Leonardo, lui sì grandissimo comunicatore anche nella seconda apparizione ufficiale in carriera da allenatore: bastone e carota per Ronaldinho, già apparso motivatissimo nei primi giorni di allenamento, e dichiarata predilizione per Luis Fabiano, per cui sta lavorando in prima persona. Andrè Santos, Bale, Cissokho, Hernanes, Gago e tanti altri, senza dimenticare il viaggio di Braida in Brasile: tante piste che fanno capire che il Milan non è morto, nonostante le apparenze. A breve servirà anche un segnale concreto, un annuncio, per confermarlo: d'accordo i saldi di fine stagione, ma le vendite promozionali, in tempo di crisi, iniziano anche prima... L'importante è farsi trovare pronti ed aver voglia di comprare: due qualità che al Milan non possono permettersi di farsi mancare, spccie dopo la maturità dimostrata dai tifosi.