Tutti con lo stadio nuovo: ma il Milan giocherà all'Arena Civica?

Tutti con lo stadio nuovo: ma il Milan giocherà all'Arena Civica?MilanNews.it
© foto di Fabio Costantino
venerdì 16 ottobre 2009, 00:26Il Punto del Direttore
di Antonio Vitiello
fonte di Francesco Letizia per www.Tuttomercatoweb.com

La "Legge Crimi" avanza al Parlamento italiano su spinta bipartisan: è l'avvento di una nuova Era per il calcio italiano o il solito bluff di casa nostra, destinato a spegnersi nel nulla di fatto? Un interrogativo su cui può ruotare davvero il futuro non solo del Milan, ma di tutti i club della Serie A, forse Inter esclusa, avendo i Nerazzurri le spalle coperte da uno "sceicco bianco": diversi mesi fa, sempre da queste colonne, avevo messo a confronto le entrate "matchday" delle squadre italiane, milanesi in primis, a quelle delle europee. I dati non davano possibilità di appello, di giustificazione: l'Italia è il "terzo mondo" del calcio europeo ed i risultati si stanno irrimediabilmente riversando sul campo, com'è logico che sia. Per fare le nozze coi fichi secchi (Luciano Moggi alla Juventus ne era maestro) occorre o una competenza calcistica fuori dal comune, o una ricetta magica per moltiplicare i mezzi a disposizione: in Inghilterra lo hanno capito da una vita, da quando hanno coraggiosamente trasformato gli impianti d'Oltremanica da terreno di caccia per Hooligans ad ambiente ad hoc per le famiglie. In Germania, Paese storicamente più scettico nelle "spese superflue", ci hanno messo un po' più tempo anche a causa dei problemi con le paytv, ma alla fine sono confluiti sulla stessa linea sfruttando la ghiotta occasione dei Mondiali 2006: oggi, tra una bislacca candidatura per le Olimpiadi e l'altra, qualcuno cerca di afferrare l'occasione, ma il precedente di Italia '90 preoccupa. Stadi rovinati anzicchè riammodernati, cattedrali nel deserto mai riempite nei successivi 20 anni, soprattutto miliardi su miliardi di tangenti: quando persino Polonia ed Ucraina riescono a sfilarti da sotto al naso l'organizzazione degli Europei, con tutto il rispetto, vorrà dire davvero qualcosa. Intanto già dieci squadre del nostro campionato hanno drizzato le antenne: Juventus, Palermo, Napoli, Inter, Roma, Fiorentina, Bologna, Genoa, Lazio, Udinese. Potrei averne dimenticata qualcuna, ma di certo in questo elenco non c'è il Milan: le dichiarazioni di ieri di Adriano Galliani battono su una ristrutturazione di San Siro, un tasto già toccato più volte e dunque l'idea "definitiva" ed ufficiale del Milan.

Intanto di concreto, almeno di annunciato, non c'è nulla: ci sarebbe tralaltro, almeno per il momento, ancora da fare i conti con l'Inter... Poi da trattare col Comune di Milano... Poi preparare un progetto e realizzarlo: e mentre ci sono i lavori, dove si gioca, alla desueta Arena da 10mila posti? Domande tanto banali ed elementari da far sorgere più di qualche dubbio sulle reali intenzioni in un futuro prossimo. Eppure, per un club che ha imboccato una certa strada con la cessione di Kakà e che ha in Adriano Galliani il primo paladino delle fiscalità e le differenze con il resto d'Europa, ci si aspetterebbe ben altre soluzioni. I tifosi guardano, spaccati a metà o quasi: c'è chi non vorrebbe "tradire" San Siro, chi già rosica ad immaginare i cugini in un impianto stile Allianz Arena tra un paio di stagioni. I primi a parlarne e gli ultimi a muoversi? Sarebbe un paradosso davvero inquietante a cui i Milanisti sperano di non essere esposti più di quanto non lo siano ad oggi: si aspetta un "coupe de theatre" a breve...