Bentornato Sandro: e tra Ramos ed Agger scelgo... Gourcuff

Una settimana senza campionato significa, per molti tifosi, un'astinenza che si fa sentire: ci hanno pensato le Nazionali prima, e l'amichevole di Tirana poi, a lenire leggermente la sofferenza. Iniziamo dunque l'analisi del weekend di qualificazione mondiale, che vedrà il suo bis questa sera: se Jankulovski paga la crisi della sua Repubblica Ceka, Zambrotta e Gattuso sicuramente sono stati tra i migliori nella spenta Ital-Lippi di Sofia e sperano di riscattarsi a Lecce con il Montenegro. Scialba prova di Sheva e della sua Ucraina con la Croazia, mentre discorso a parte meritano i brasiliani: Kakà ha riconquistato la Seleçao dopo quasi un anno e si presenta al match di stasera al Maracanà come assoluto protagonista, così come il compagno di reparto Robinho. Ciò che lascia basiti è la tribuna di Alexandre Pato: convocare e far giocare Adriano al suo posto, e portare addirittura in panchina, per fare un esempio, Mancini, è la prova della malafede del ct brasiliano, che continua ad ostacolare il futuro con l'Amarelinha del campioncino rossonero. Se non sono bastati i gol di inizio stagione, cosa dovrà fare ancora Pato? Forse la prossima volta meglio restare a Milanello, anzi in questo caso andare a Tirana: accompagnato da Mister Ancelotti, quel che restava del Milan ha giocato (e perso, ma il dettaglio è insignificante) un'amichevole con la squadra di casa. Segnali incoraggianti, due: Ronaldinho, apparso in continuo miglioramento atletico, ed il ritorno di Alessandro Nesta. Se per il numero 80 il gol nel Derby aveva già dato un ottimo anticipo di quel che tornerà, secondo i programmi di Milan Lab, alla fine di questo mese, per il difensore ex Lazio c'è gioia: "Mi manca la velocità ma sto bene" ha dichiarato a fine partita.

Via allora alla preparazione, per riaverlo in 15 giorni a pieno regime: col massimo rispetto per i compagni di reparto, un Nesta "senza velocità" vale ben più degli attuali difensori del Milan. A proposito, chiudiamo con una riflessione sul mercato: dando per molto probabile che, salvo miracolose prestazioni nel 2009, Senderos non verrà riscattato, inutile sognare Sergio Ramos, perchè le voci di un matrimonio tra "El Lobo" ed il Milan vengono messe in giro ad hoc dalla stampa di Barcelona. Ramos è, con Casillas, il nuovo simbolo del Madridismo e pensate, nel museo del Bernabeu, ci sono già esposte i suoi scarpini firmati: le probabilità di un suo arrivo a Milano sono pari a quelle di un Kakà in maglia merengue... Zero. Apprezzo non poco Agger, che però ha degli evidenti limiti di affidabilità fisica, ma si può trovare ancora di meglio: ciò di cui vorrei essere certo è che il Milan del 2009/10 riparta, a centrocampo, da uno dei migliori centrocampisti in circolazione ad oggi. Yoann Gourcuff, che ho sostenuto ed apprezzato nelle ultime due stagione in Italia, è ormai una stella: non considerarla tale, e dunque titolare inamovibile, sarebbe un delitto.