Milan, a lezione dalla Juve

Milan, a lezione dalla JuveMilanNews.it
lunedì 15 dicembre 2008, 00:03Il punto
di Milannews Redazione
fonte di Michele Criscitiello
Nato ad Avellino il 30-09-1983, vive e lavora a Milano presso la redazione di Sportitalia. Inizia a collaborare con Eurosport. Giornalista e conduttore televisivo si occupa di calciomercato per l'emittente di Tarak Ben Ammar. Direttore di TMW.

La prima riflessione è sempre quella più spontanea: si può ingaggiare un difensore che non potrà tornare utile nell'immediato, ma solo tra 6 mesi? Con questa difesa horribilis? La seconda è (quasi) sempre quella più razionale. C'è davvero tanta differenza tra Juventus e Milan, come ieri il campo ha detto? Il bello di questo mestiere è proprio quello di fare le domande e non doversi preparare le risposte, perché solitamente spettano agli altri. A volte, però, bisogna fare l'una e l'altra cosa. Lasciamo stare le assenze, perché se i tifosi milanisti (giustamente) sottolineano la mancanza di Gattuso, Kakà, Borriello e Nesta, quelli della Juve (giustamente) rispondono calando gli assi Trezeguet, Camoranesi e Buffon. Faremmo notte. Il campo ha sentenziato: Juventus più forte del Milan, più cinica con un attacco scoppiettante, grazie al feeling Amauri-Del Piero. In sintesi: più squadra, per ora unica antagonista dell'Inter. Il Milan ci ha messo l'orgoglio, ha provato a rialzarsi fin quando Zambrotta non l'ha steso ed Ancelotti ha indugiato troppo nel prendere le giuste misure al momento dell'inferiorità numerica. L'inserimento di Antonini sulla fascia destra di difesa sarebbe dovuto essere automatico e consequenziale all'espulsione di Zambrotta, senza aspettare il quarto gol, ed Inzaghi, in partite come questa, non può restarsene in panchina con Pato e Shevchenko in campo.

Dell'ucraino meglio non parlare, altrimenti rischieremmo la monotonia nell'esprimere un concetto chiaro dal momento dell'inizio della trattativa per riportarlo a Milano. Fa bene Ranieri a ridersela, perché questa è soprattutto la sua vittoria. Ha saputo sopperire agli errori (Amauri è un discorso a parte) sul mercato dei suoi dirigenti, ha saputo fare a meno dei big infortunati ed è stato bravo soprattutto ad immedesimarsi nella parte quando la barca aveva ormai fori ovunque e l'acqua l'aveva sommersa. Complimenti anche ai vertici dirigenziali, chiari con il gruppo sulla posizione del tecnico. La Juventus di ieri ha dato spettacolo anche con i più giovani Marchisio e De Ceglie. Adesso può pensare anche alla cessione di Gigi Buffon. No, non è una bestemmia! Non credete a chi sostenga che ci sono calciatori intoccabili, i quali non hanno prezzo. A Torino stanno seriamente riflettendo sulla (eventuale) proposta scritta del Manchester City. A quelle cifre è giusto cedere un portiere, che diventerebbe il più ricco della Premier, e riutilizzare gli stessi soldi per rendere ancora più grande una squadra che è ormai sulla giusta strada per tornare la corazzata di alcuni anni fa.