QUATTRO ACQUISTI IN SEI MESI
Se Ronaldinho rappresenta la scommessa vinta, Sheva è la sconfitta preannunciata. Se aver riportato Antonini in rossonero è l'azzardo riuscito, Senderos è la classica ciambella senza buco. Le prestazioni di Flamini sotto la media (inglese), i continui infortuni di Borriello, il rendimento non sempre da campione del Mondo di Zambrotta, i 4 milioni "regalati" all'anno a Nelson Dida per riscaldare le panchine d'Italia. Per fortuna, del Milan, c'è il buon rendimento di Abbiati. Il mercato in Via Turati inizia a diventare una maledizione. C'erano una volta i tempi in cui il trio Galliani-Braida- Buriani non sbagliava un colpo; oggi qualcosa è cambiato e gli errori iniziano a pesare anche sul rendimento della squadra, ben sorretta da Carlo Ancelotti.
Gennaio si avvicina e, anche se Adriano Galliani dice ufficialmente di snobbare il mercato di riparazione, perché non c'è nulla da riparare, il Milan deve fare i conti con un restyling obbligatorio: ha tempo fino alla fine di agosto. Sul nostro sito, i lettori che hanno risposto al sondaggio, sembrano avere le idee chiare: a questa squadra occorrono soprattutto i difensori. Anche se poi ci sono gli attaccanti che non segnano. Facciamo il conto; cosa occorre al Milan, nelle prossime due sessioni di mercato, per poter tornare a puntare alla Champions League? Un portiere che se la possa giocare con Abbiati, due difensori ed un attaccante. Forse, così, ci siamo.
In ordine di ruolo: dall'Argentina è arrivato a Milano un dvd di Fabian Assmann, portiere dell'Independiente, 22 anni con passaporto comunitario tedesco. Prenderlo oggi potrebbe risultare un affare di domani. Il reparto da sistemare urgentemente è la difesa.
In estate Maldini dirà addio al calcio, Favalli dovrà decidere il suo futuro in tempi brevi, vista la scadenza del contratto il 30 giugno (stesso discorso di Emerson), Nesta ha la schiena a pezzi, Senderos fatica a recuperare e, sulle corsie, non ci sono alternative, soprattutto a Jankulovski. Più che bisognosa di due innesti, da questo elenco, la difesa sembrerebbe un reparto da rifondare; forse lo è. Ci sono i soliti nomi: Miranda, Silva, Agger, ma il Milan ha da diverso tempo gli occhi sullo slovacco del Liverpool, Martin Skrtel, classe 1984. I problemi sono due: i Reds non intendono privarsi del calciatore, acquistato un anno fa dallo Zenit per 6,5 milioni di pounds, blindato fino al 2012, e non secondario il costo del suo cartellino: si parte da 15 milioni di euro. Non sono degli obiettivi del Milan, ma potrebbero diventarlo, i due difensori del Benfica. Il primo, David Luiz, 87, ex nazionale under 20 brasiliana cresciuto nello Sporting Vitoria, lo scorso anno giocò molto bene in Champions proprio contro i rossoneri. Il secondo nome, sempre dal Benfica, è quello di Sidnei, 19 anni, acquistato la scorsa estate dall'Internacional di Porto Alegre. Alternative a Jankulovski, sulla fascia, non ci sono. Braida potrebbe optare per una soluzione "in famiglia" riportando a luglio a Milanello, Luca Antonelli, in comproprietà con il Parma; sarebbe la stessa operazione di un anno fa, quando Ancelotti accettò (giustamente) di puntare su Antonini. Si parla tanto della mancanza di un vice Pirlo ma Flamini, Emerson, Seedorf e, in futuro, Cardacio non possono giocare in quel ruolo? Forse servirebbe, soprattutto per il prossimo anno, un vero attaccante con caratteristiche diverse da Pato, Borriello ed Inzaghi. Sheva è in prestito con diritto di riscatto, ma l'unico diritto/dovere che il Milan ha in questo momento è dire grazie al Chelsea ma è stato tutto uno scherzo. Potrebbe rientrare Paloschi, sarebbe un contentino. Serve il colpo: non mollate la pista Benzema, il Lione chiede tanto perché il calciatore vale tanto, ma se Galliani si metterà in testa di portare avanti una nuova telenovela, stile Adebayor, state certi che sarà un'altra estate di emozioni forti.
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