LA LETTERA DEL TIFOSO: "Diavolo, non farti del male" di Claudio
Pressing, corsa, idee ed entusiasmo… Tutto importantissimo e guai non fossero le basi del Milan del futuro. Premesso che il Milan di Pioli sta dimostrando di essere sicuramente il miglior Milan da tanto tempo, per gioco, personalità e coraggio. Ma, a prescindere da tutte queste cose, nel calcio è spesso la convinzione a far pendere l’ago della bilancia dalla parte giusta. È la testa che ti fa vincere quel contrasto in più, ti fa essere cattivo e lucido sotto porta, ti fa rialzare quando sei sotto. E al Milan questo trasporto emotivo, questa fiducia è mancata per troppo tempo. Soltanto Ibra è stato in grado in brevissimo tempo di riportarla: più con l’atteggiamento da leader che con altro.
Il Milan aveva un bisogno disperato di un uomo come lui. E anche trai campioni sono pochissimi quelli che hanno questa capacità di trasportare la squadra sulle spalle e di dare la spinta giusta al gruppo. È stata l’intuizione più azzeccata della società, quando invece erano diffusi i dubbi sull’età. Adesso che è sotto gli occhi di tutti l’impatto decisivo che ha avuto Zlatan, sarebbe un errore di valutazione gravissimo pensare di poter ripartire l’anno prossimo senza di lui, aldilà del progetto che si vuole portare avanti.
Ibra è fondamentale, per lo spirito che la squadra ha con lui a Milanello, nello spogliatoio e in campo. Se anche si cambieranno allenatore e direttore sportivo, la presenza di Ibra garantisce continuità ai miglioramenti di questi mesi. E se si sente la presenza di Ibra, si sente ancora di più la sua assenza.
P.S.
Complimenti sinceri a Pioli per tutto, all’uomo e all’allenatore.
Forza ragazzi, chiudere bene questo campionato è il miglior modo per cominciare bene il prossimo!
Claudio da Bologna
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