Il Milan studia la difesa a 3, la stessa che ha reso grande Antonio Conte

Settimana scorsa a Udine il Milan ha vinto e convinto schierandosi con la difesa a 3. Al netto del modesto valore dell'avversario, quella del Bluenergy Stadium è sembrata essere una squadra più compatta, equilibrata, ma soprattutto convinta dei propri mezzi, cosa che nel corso di questa stagione è mancata tante, forse anche troppe volte.
Quanto visto contro l'Udinese ha talmente convinto Sergio Conceiçao al punto che anche domani contro l'Atalanta il Milan riproporrà il 3-4-2-1 (LEGGI QUI la probabile formazione di Milan-Atalanta). Tra domani e mercoledì il Diavolo sarà chiamato a delle prove d'orgoglio e carattere contro squadre che fanno della difesa a 3 i loro capisaldi: la Dea in campionato e l'Inter di Simone Inzaghi nella semifinale di ritorno di Coppa Italia. Il tecnico nerazzurro e Gian Piero Gasperini hanno costruito le proprie fortune e vittorie su questo tipo di schieramento, quindi superare a pieni voti test di questa importanza potrebbe aprire al Milan scenari interessanti in vista del futuro.
E chissà che il lavorare su questo tipo di modulo non possa influire anche nella scelta del prossimo allenatore. Lo stesso Gasperini, che lascerà l'Atalanta in estate dopo 9 anni, potrebbe essere un valido candidato, così come Antonio Conte, dimostratosi essere particolarmente indolente all'ombra del Vesuvio.
Le possibilità che l'ex juventino a fine stagione lasci Napoli sono infatti molto alte, e le dichiarazioni di ieri in conferenza stampa l'hanno lasciato intendere. A quel punto sarebbe quasi folle lasciarselo sfuggire per il secondo anno consecutivo, anche perché stiamo parlando di un allenatore diventato importante proprio grazie alla difesa a 3. Poi certo, in azzurro Antonio Conte ha dimostrato di sapersi anche adattare alle caratteristiche dei propri giocatori, ma se questo Milan si conferma valido, compatto ma soprattutto convincente con la difesa a 3 in questo finale di stagione, perché non cominciare a programmare la prossima proprio su questo modulo?
Ai posteri ardua sentenza, con una convizione però: che si riparta da un profilo in grado di risollevare l'ambiente Milan, con ambizione sportiva, ossessione verso il risultato e la vittoria come unico obiettivo. Se poi ci vogliamo considerare anche il discorso della difesa a tre, l'identikit non può che combaciare con quello di Antonio Conte.

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