LA LETTERA DEL TIFOSO: "Il declino di una potenza" di Massimo
Cari amici rossoneri
Non è la prima volta, e non sarà l'ultima, nella quale assistiamo al declino inarrestabile di una grande potenza. Accade alle civiltà, ai popoli, alle imprese economiche e quelle sportive.
Questa è la fase attuale del Milan, e in questo destino non siamo soli. Più o meno stanno come noi il Manchester United, il Liverpool, l'Inter, la Juventus, il Bayern Monaco, l'Ajax, etc. Tutte squadre che vincevano tutto. Anzi, dobbiamo stare sereni perchè nessuno di questi ha vinto quanto noi.
Quando Silvio Berlusconi e Arrigo Sacchi comparvero con una strategia economica aggressiva e uno stile di gioco rivoluzionario, spiazzarono il vecchio mondo del calcio e tutto cominciò a girare intorno al Milan. Tante società nel mondo provarono ad adeguarsi. ma per più di ventanni abbiamo potuto sfruttare il vantagio tattico ed economico. Un periodo così lungo da sembrare eterno. Così ci siamo fatti il Nome e le abitudini che abbiamo. E' andata di lusso fino a quando sono spuntati all'orizzonte nemici con la stessa dirompente aggressività. Tanti nemici imbattibili: La folle sfida politico-sportiva fra le due spagnole, che a prezzo di indebitamenti folli ha creato due squadroni superpagati in un paese allo stremo; la magica intuizione di Guardiola che ha cambiato il calcio almeno quanto Sacchi; l'avvento travolgente degli arabi e dei loro miliardi; la crisi italiana che ha condizionato in pieno il nostro presidente/politico; le vicende giudiziarie che ci hanno messo del suo. Potevamo salvarci dal declino in queste condizioni? Non potevamo. E come tutti i nobili decaduti ci siamo giocati l'unica ricchezza che ci rimaneva, qualche restante oggetto di lusso che sfavillava dal passato e quel blasone che non si compra con i soldi.
Infatti siamo rimasti in piedi per un po', grazie a quei residui pezzi di lusso ( Seedorf, Nesta, Inzaghi, Gattuso...), alla cessione di un molta argenteria ( Sheva,Kakà,Pirlo) ed a qualche acquisto a costo di vantaggio prodotto dal blasone ( ancora oggi infatti, finchè dura il Nome, è attraente per un parametro zero approdare al Milan). Ma dobbiamo stare attenti o presto andremo in giro come quei nobili barboni che non pagano la servitù, e, a chi gli ride dietro, rispondono risentiti "Lei non sa chi ero io..."
C'è una via d'uscita a tutto questo? Una salvaguardia almeno della dignità? Una forse c'è, ma non quella che molti vorrebbero vedere, miliardari russi o arabi alla guida del Milan. Questa la considerei una soluzione così rozza e umiliante che preferisco non vincere. E poi non è realizzabile. Una cosa è andare a comprare una mezza squadretta come il Manchester City, il Malaga, Il PSG, etc. un'altra è comprare il Milan. I miliardi basterebbero appena per acquistare la società, altro che campagne acquisti milionarie.
D'altra parte pensare che, in situazione come questa, Berlusconi possa combattare con gli sceicchi è impensabile, il massimo è sperare che Galliani, con le sua astuzie alla Nocerino, riesca a mantenerci competitivi almeno in Italia.
Credete a me, che di "cicli Milan" ne ho visti cinque nel bene e cinque nel male, l'unica soluzione è tenere duro e puntare sui giovani. Verranno sette anni di vacche magre, ma l'unica politica possibile è quella dei diciottenni. Sperando che, prima o poi, ci ridiano energia, come successe ai tempi dei Baresi, Maldini, Evani, Albertini, Costacurta, etc.
Intanto il vero milanista si vede ora.
Cari saluti
Massimo da Arezzo
Testata giornalistica Aut.Trib. Arezzo n. 8/08 del 22/04/2008
Partita IVA 01488100510 - Iscritto al Registro Operatori di Comunicazione al n. 18246
Direttore editoriale e responsabile: Antonio Vitiello
© 2024 milannews.it - Tutti i diritti riservati