LA LETTERA DEL TIFOSO: "Il Milan è come l'Esselunga..." di Carlo
Cari tifosi,
purtroppo negli ultimi anni non si puó piú godere una vittoria (ad eccezione dell’ultimo scudetto)
e si parla del Milan solo per vendere, per crisi di gioco, infortuni, malesseri dell’uno o della’altro giocatore.
Il Milan é diventato un supermercato, una squadra di provincia che trasforma sconosciuti in stelle del calcio per poi vendere
a chi vuole investire soldi, vincere e portare migliaia di tifosi allo stadio.
Barcellona, Real, Bayern, tante squadre inglesi, fanno “il tutto easurito” in casa ad ogni partita, con o senza lo stadio di proprietá,
ma perché amano la loro squadra.
Abbiamo un presidente che non si interessa piú della squadra, né di avere rapporti con i tifosi.
Abbiamo un A.D il Dott. Galliani che vende fumo e non dice mai una cosa che si possa mantenere al 100%, solo frasi sibilline con
il sorriso Durbans dell’occasione.
Non se ne puó piú! Io capisco la crisi, capisco che i “mercenari” chiedono ingaggi sempre piú alti e sono piú coccolati dei nostri figli.
Io peró non accetto che si tenga una squadra come il Milan, solo per essere ad un livello mediocre e per fare da vivaio ad altre squadre meno blasonate del Milan.
Il Dott. Galliani, dice ai tifosi “di stare tranquilli”? Sí siamo tranquillissimi, e piú leggiamo i giornali sportivi o i siti sulla rete, piú tranquilli
rimaniamo. In fondo stiamo solo vendendo Thiago e Ibra, chi se ne frega? Due “giocatori qualunque”!
No non staimo vendendo solo 2 giocatori “qualunque” che casualmente sono le uniche vere stelle della squadra, 2 che fanno la differenza.
Stiamo svendendo una squadra, una bandiera, un brand mondiale, milioni di tifosi in tutto il mondo, il marchio di una cittá che é conosciuta per tante cose, ma anche per il MILAN!!!
La crisi, gli sceicchi, i russi, tutto va bene, noi lo capiamo bene perché la crisi la viviamo ogni giorno, per tirare la carretta fino a fine mese.
Ma, noi non vendiamo le cose piú care, a meno che non si muoia di fame o si sia costretti allo sfratto.
Il Cavaliere Berlusconi ha 6 miliardi di dollari in cassa, e pur non essendo sceicco, petroliere, o l’Abramovich di turno, non sta né sfrattando, né ha
problemi per arrivare a fine mese.
Lui sta solo dicendo che “il giocattolo” non lo diverte piú, che adesso non vá piú ne al primo raduno annuale a Milanello, né allo stadio quando il Milan gioca in casa.
Grazie per i 26 anni di successi, grazie per avere portato il Milan fuori dal tribunale, grazie di tutto.
Ci faccia un ultimo regalo, che non le costa niente, anzi, fará salire il suo conto in banca a 7 miliardi di dollari se non di piú.
VENDA il nostro Milan a chi vuole riportarlo alla vittoria in Champions League, in campionato e voglia rivedere il bel gioco e qualche campione.
Ormai i Messi, Ronaldo Ibra, Thiago li vediamo solo in TV, nelle altre squadre.
Senza Thiago e Ibra siamo una aquadra di media classifica, ma ancora di píu. Non siamo piú il MILAN, squadra “dove nessuno rifiuta di essere” come il Dott. Galliani diceva anni fa’... e lei presidente, ci ha negato la gioia di andare allo stadio e avere 60-70 mila abbonati come il MILAN merita di avere, e aveva prima che Lei, tramutasse il Milan nell’Esselunga rossonero.
Mi dispiace e finisco come una rima.
Lei non é piú un vincente caro presidente!!
Salute ai tifosi rossoneri come me.
Carlo
Testata giornalistica Aut.Trib. Arezzo n. 8/08 del 22/04/2008
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