SCOPRIAMO IL ROSSONERO - Mezza vita con il Diavolo. Il Milan ha il suo piccolo Xavi
Una strada lunga, tortuosa ma allo stesso tempo ricca di soddisfazioni, tutte rigorosamente con la maglia del Milan. Camminare, pedalare, semplicemente correre dietro ad un pallone con i piedi piantati a terra e la testa salda sulle spalle. Voli pindarici non ne servono, la realtà dice che quella fascia che hai al braccio è il giusto premio di un percorso lungo dieci anni. Quando il Milan sceglie Luca, il sì che esce dalla sua bocca è un misto tra eccitazione e sogno. Indossare la casacca rossonera è probabilmente il ricordo più bello ed indelebile di dieci anni di vittorie.
Benvenuti nella storia di Luca Bertoni, capitano della primavera del Milan.
DA SUD A NORD - Dalla provincia di Milano, più precisamente Vizzolo Predabissi, con la voglia di ritrovarsi a Linate prima (vecchio quartier generale del Milan) e Milanello oggi. Quell'incoscienza di chi vive tutto in modo naturale, come se fosse normale giocare dieci anni nel club più titolato del mondo, vincere decine di tornei e vedere passare i migliori mister e preparatori di tutta Italia.
QUANTI INCONTRI - I primi provini a Linate sono un'emozione indelebile, punto di partenza di un viaggio che ancora non sa dove condurrà ma che al contempo ha riempito metà della sua vita. Avere 20 anni e trascorrerne 10 con il Milan nel cuore…
La prima stagione serve un pò per ambientarsi, per prendere contatto con una realtà tutta nuova. Alla Melegnanese, club in cui ha giocato per tre stagioni dai 7 ai 10 anni, non era proprio come a Linate. Ora, o meglio ieri, si girava a destra e trovava al suo fianco un ragazzino tanto piccolo quanto vivace, il suo nome è Simone. Altri bambini giocavano con lui nel lontano 2002, Marco Ezio, Mattia e Luca. Per chi non avesse capito stiamo parlando di Verdi, Fossati, De Sciglio e Ghiringhelli.
Il primo ad intravedere quello che sarebbe stato è Paolo Bertani, attualmente allenatore del Pizzighettone in Serie D, già considerato un grande per carattere e personalità.
Lo stesso Bertani lo allena e gli trova una nuova collocazione tattica. Dalla fascia al centro del centrocampo, dal 4-4-2 al 4-3-1-2.
SEMPRE AL CENTRO - In tutte le stagioni Luca ha collezionato presenze da titolare e tanti minuti con ogni categoria, dagli Esordienti fino alla Primavera, segno inequivocabile di qualità tecniche oltre che umani e morali. Non si faceva in tempo a stringere amicizia con i compagni di pallone che con l'anno nuovo la rosa cambiava quasi totalmente. Quasi, perché Luca era sempre presente. L'altro lato della medaglia insegnava che ogni tecnico poteva arricchirti con il proprio bagaglio.
PICCOLO XAVI - Per l'intelligenza tattica e la bravura nel trattare il ferro del mestiere, Luca Bertoni è stato soprannominato un piccolo Xavi dal suo precedente allenatore Giovanni Stroppa. Iperbole che rende l'idea di quello che Luca può esprimere in campo. Sul rettangolo verde è abile nello scambiare la pelota come al più illustre collega piace fare. Altro puntino lontano da raggiungere è Andrea Pirlo, play basso per eccellenza nel calcio mondiale, al quale aggiungere la rabbia e la cattiveria agonisticA di un grande uomo e calciatore come Gennaro Gattuso.
GRAZIE - A Milanello si cresce in fretta perché la grande famiglia rossonera educa con regole da rispettare fuori dal campo prima di quelle che nel rettangolo verde sono note a tutti.
Il filo conduttore che lega l'esperienza di Luca è quella lucida capacità di analizzare le situazioni con l'esperienza che un ragazzo della sua età solitamente non possiede. Da Eranio a Stroppa, tanti i 'grazie' per una crescita esponenziale che lo ha portato dai campetti di periferia del basso milanese/lodigiano fino al Torneo di Viareggio appena concluso.
Tanti i potenziali campioni poi realmente esplosi in questo Torneo internazionale conclusosi però anzitempo per i ragazzi di Dolcetti. Una vetrina luminosa e attesa che non ha esposto oltremodo la Primavera del Diavolo. Due vittorie non sono state sufficienti per il passaggio del turno.
In questa stagione, per il capitano della Primavera Luca Bertoni, sono arrivati anche tre gol. Inusuale per uno come lui? Verrebbe da pensare. Niente è frutto del caso, rispondiamo noi.
GOOD LUCK - Umile e riservato, Luca continua a percorrere quella strada che ha davanti scrutando l'orizzonte, quella linea che divide l'essere arrivati dall'averci provato, il sogno dalla realtà, la potenza dall'atto.
La possibilità è sempre un miracolo e il miracolo è sinonimo di speranza. Con i piedi per terra, come sempre, e la testa che vorrebbe che quella strada lunga da percorrere lo possa portare nuovamente dov'è oggi.
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