Oddo protegge Camarda: "Ha 16 anni. Deve coltivare il suo talento, ma non è che scende in C e sposta gli equilibri"

Nel post partita di Arezzo-Milan Futuro Massimo Oddo ha detto la sua sull'andazzo del match, partendo dalla contestatissima espulsione che ha rimediato sullo scoccare dell'89esimo minuto di gioco: "Non ho capito l'espulsione, non lo so. A noi allenatori piacerebbe avere un rapporto umano con gli arbitri, bisogna capire i momenti: è come se loro avessero una barriera, stavo parlando con educazione con l'assistente e ora pagherà la squadra perché io non ci sarò nella prossima partita".
Sulla partita
"Ci sono state poche occasioni da una parte e dall'altra, la sconfitta ci sta un po' stretta: nessuna squadra ha prevalso sull'altra in campo, è stata una sfida equilibrata. Peccato perché paghiamo un episodio contro una squadra forte come l'Arezzo. Sul gol c'era un fallo clamoroso a metà campo, queste cose ce le portiamo dietro e le paghiamo con l'inesperienza dei giovani che magari non capiscono quando si dovrebbe tirare la palla fuori. Dobbiamo crescere, se avessimo avuto un po' più di malizia da quando sono arrivato magari avremmo ottenuto più punti. Ci sono individualità importanti, ma in questo momento non abbiamo Pattarello: al Milan c'è un mix di giovani e anzianotti, ma non ci sono valori tecnici così superiori all'Arezzo. Se siamo lì in classifica, qualche motivo ci sarà".
Su Francesco Camarda
"Ha 16 anni, non è che scende in C e sposta gli equilibri: deve coltivare il suo talento, ma non è che viene qui e segna 4 gol. Cerca di fare il suo, così come Coubis o Bartesaghi".

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