Baresi non sta sare senza il Milan? "C'è sempre stato un rapporto di stima, tra alti e bassi"

Baresi non sta sare senza il Milan? "C'è sempre stato un rapporto di stima, tra alti e bassi"MilanNews.it
Ieri alle 12:10News
di Lorenzo De Angelis

Nel giorno di San Valentino La Gazzetta dello Sport ha voluto intervistare colui il quale ha affidato il cuore, vita e carriera al Milan, non facendo mai pesare questa scelta: Franco Baresi

Nel 2002, al Fulham di Al Fayed: 81 giorni da direttore tecnico, poi l’addio.
"In fondo fu soltanto un mese: prima della fine di agosto, ero già tornato a Milano. Avevo capito che non era il posto per me e non ho neanche iniziato a lavorare. Il cordone ombelicale con il Milan non si è mai rotto".

E alla fine, il dirigente lo ha fatto per il Milan.
"Con Fondazione Milan ho conosciuto la povertà, in Kenya, in Marocco. In Libano mi sono messo a giocare per la strada con i bambini. Sono emozioni che mi hanno completato".

Conclusione facile: Baresi non sa stare senza il Milan?
"C’è sempre stato un rapporto di stima tra me e il Milan, tra alti e bassi. Il mio pensiero è sempre stato per la squadra e il club, mai per me stesso, ma mi è sempre tornato indietro tutto. Ho avuto la fortuna di incontrare le persone giuste al momento giusto".

Berlusconi, ad esempio.
"È stato come un padre e ha realizzato i miei sogni. Ritirare il numero 6 quando ho smesso è stata una cosa enorme".

Gianni Rivera.
"Il mio primo capitano. Lo avevo visto giocare, da vicino, nelle mie domeniche da raccattapalle allo stadio. All’inizio faticavo a dargli del “tu”, mi sembrava un personaggio lontano, ma la realtà è che mi ha protetto molto. Rivera e Bigon più degli altri mi stavano vicino tutti i giorni, mi tutelavano".