Siamo a un inizio? "Sputafuoco” Walker. Joao, la morbidezza. Gimenez ”Messico e nuvole” e i tifosi sognano. Rotterdam e “Uccellino“ Hamrin

Siamo a un inizio? "Sputafuoco” Walker. Joao, la morbidezza. Gimenez ”Messico e nuvole” e i tifosi sognano. Rotterdam e “Uccellino“ HamrinMilanNews.it
Oggi alle 00:00Editoriale
di Carlo Pellegatti

L’incredibile, innamorato popolo rossonero, assetato certo di bel gioco e risultati, ma anche di strategie, progetti, visioni, investimenti, è tornato a entusiasmarsi ed a applaudire i nuovi giocatori che il mercato di gennaio, finalmente ambizioso, gli ha regalato.

Si è respirata l’aria giusta nei match contro Roma e Empoli, che da giusta si è trasformata presto in fresca, salubre, frizzantina, grazie alle prestazioni di giocatori che sembrano tornati a emozionarsi e dunque a emozionare. La classe e la personalità di Kyle "Sputafuoco” Walker, il tocco in rete di Joao Felix, elegante e morbido come una sciarpa di Loro Piana, la superba conclusione di Santi "Messico e Nuvole” Gimenez hanno cominciato a pulire i polmoni intossicati dai troppi putridi miasmi degli ultimi mesi.

Non per caso, ho usato il verbo ”cominciare” perché questo modo di ragionare, di agire, di chiudere le trattative deve essere solo considerato l’inizio di un totale e palpabile cambio di mentalità da parte dei dirigenti rispetto ai passi tentennanti di una estate da dimenticare. Non deve essere giudicata poi una “diminutio” se coprotagonisti di questa svolta possano essere individuati anche in importanti agenti come Jorge Mendes, per esempio, ricchi in scuderia di campioni e utili nei primi contatti con i club. Insomma, le prossime settimane, già fondamentali per individuare i rinforzi a una rosa, alla quale mancano pochi petali per inebriare San Siro, devono consolidare questa nuova tendenza.

Sembra intanto che i dirigenti tornino a considerare anche i giocatori italiani. In questo senso le voci di un possibile/probabile acquisto di Samuele Ricci, centrocampista già forte dalle ancora ampie prospettive, aiutano a confermare questo nuovo modo di approcciarsi sul mercato, utile per cambiare uno spogliatoio troppo povero di italiani e funzionale per la sempre complicata compilazione delle liste.

Anche Ibrahimovic, nelle sue ultime uscite pubbliche, mi è parso cambiato. Meno ex calciatore e più neo dirigente, conscio degli errori commessi, deluso come tutti dell’andamento lento in campionato, dalle tante turbolenze nello spogliatoio, dai continui e insopportabili alti e bassi di una stagione difficile. Ora però bisogna tirare una bella riga e guardare davanti. Il Milan ha chiari i prossimi traguardi, dopo la conquista del primo trofeo della stagione ‘24-‘25, la Supercoppa Italiana.

Innanzittutto l’approdo agli ottavi di finale di Champions League, contro un Feyenoord senza allenatore. Poi tentare di portarsi a 2/3 punti dal quarto posto, prima del rush finale. Ad aprile uno sguardo verso la finale di Coppa Italia. Obbiettivi raggiungibili se però verrà data presto una precisa identità di gioco. Conceicao non deve sbagliare nulla in fatto di modulo, scelte e turn-over, alla perenne ricerca di quella continuità necessaria per salire in classifica. Anche se, fino ad ora, sembra che sia più facile trovare il Sacro Graal. La domanda di queste ore e una sola: giocare con i Fab Four and Half, Pulisic, Joao Felix, Leao, Gimenez e dietro, con Fofana, Reijnders per un Milan tutto spettacolo, divertimento e batticuore oppure un più pragmatico e solido 4-3-3 con l’inserimento di un centrocampista ad aiutare la difesa? Personalmente, mi piacerebbe una soluzione intermedia. Quella con Fofana e Bondo, quando sarà disponibile in campionato, nel centrocampo a due, con davanti Gimenez e dietro di lui uno alternativamente in panchina, secondo le partite, tra Reijnders, Pulisic, Joao Felix e Leao. Troveremmo questi ultimi sempre freschi e piu’ decisivi.

Chiudo queste righe sull’aereo che mi porta a Rotterdam, via Amsterdam. Rotterdam è la città di un meraviglioso ricordo. Quando il 23 maggio 1968, contro l’Amburgo, Nereo Rocco e i suoi Ragazzi regalarono ai tanti tifosi rossoneri presenti la gioia della conquista della Prima Coppa delle Coppe, grazie alla splendida doppietta di “Uccellino” Hamrin. Questa la formazione del Milan, e mi vengono ancora i brividi: Cudicini, Anquilletti, Schnellinger, Trapattoni, Rosato, Scala, Hamrin, Lodetti, Sormani, Rivera, Prati. In piedi!