Biasin sul Milan: "La squadra è forte, serviva un condottiero come Conceiçao"
Sergio Conceiçao non ha fatto miracoli, è stato semplicemente se stesso. E “se stesso” è esattamente quello che mancava al Milan: un tecnico capace di rimettere le cose al loro posto. Che il Milan giochi “grandi partite” non deve essere eccezione, ma norma, e il motivo è semplice: i rossoneri sono forti, molto più forti di quello che hanno mostrato finora. L’immagine che hanno dato i rossoneri nei primi quattro mesi di gestione bislacca – non di Fonseca, di tutti – è fuorviante, figlia di un tecnico capace ma poco empatico, di un gruppo che non lo seguiva, di una dirigenza che voleva “gestire” e, invece, ha bisogno di essere gestita, di una proprietà lontana.
Serviva un condottiero, possibilmente con qualche buona idea di campo e un sigaro in bocca da sfoggiare nei momenti belli. Quel condottiero è arrivato con colpevole ritardo, ma ha già rimesso le cose a posto prendendo decisioni normalissime: leader al loro posto, giuste frasi motivazionali, grinta diffusa e sana arroganza. Il resto lo sta facendo una squadra finalmente unita.
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