Capello: "Con Walker il Milan aggiunge un campione. È il classico calciatore che ha uno status nello spogliatoio"

Capello: "Con Walker il Milan aggiunge un campione. È il classico calciatore che ha uno status nello spogliatoio"MilanNews.it
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Oggi alle 10:10News
di Lorenzo De Angelis

Intervistato dai taccuini de La Gazzetta dello Sport, l'ex allenatore e CT Fabio Capello ha parlato del calciomercato in entrata del Milan, al lavoro per Santiago Gimenez e prossimo ad accogliere in Italia un campione della caratura di Kyle Walker, che in maglia Manchester City ha vinto tutto quello che si poteva a livello di club. 

Alcuni hanno dubbi per l’età: Walker a maggio compirà 35 anni.
"No, non sono d’accordo. Io credo che Kyle abbia l’integrità fisica per dominare in Italia almeno per un paio di anni. L ’abbiamo visto anche all’Europeo e prima ancora in Champions: andatevi a vedere il recupero che fa su Vinicius nell’ultimo incrocio tra City e Real Madrid, appena qualche mese fa. Su Vinicius eh...".

Lei l’ha conosciuto a 21 anni: cosa l’aveva convinta a convocarlo nell’Inghilterra?
"Innanzitutto la sua velocità, dote che ha mantenuto col passare del tempo. Allora giocava ancora nel Tottenham, era un giovane promettente, doveva solamente disciplinarsi un po’ in marcatura. E mi sembra che ci sia riuscito alla grande crescendo".

Insomma, il Milan aggiunge un campione?
"Direi serenamente di sì. Walker è un terzino che sa spingere e, soprattutto, di qualità nella gestione di palla nell’ultimo terzo di campo. Se si trova sulla trequarti, non va in confusione, ha nelle sue corde la giocata importante. In più, porta l’esperienza e la leadership di chi ha giocato e vinto ad altissimi livelli. Non penso che Guardiola faccia capitano di una squadra in grado di vincere la Champions il primo che passa di lì".

Anche se non si è fatto mancare un po’ di materiale per le riviste di gossip...
"Vicende di cuore, personali, su cui non mi permetto di dire nulla. Sottolineiamo piuttosto la professionalità di Kyle, dentro e fuori dal campo. Ripeto, non resti al top per anni e anni se non sei focalizzato sia dal punto di vista fisico che da quello mentale. Soprattutto in un ruolo come il suo". 

A proposito, Walker lo vede bene anche da centrale?
"Ha maturità, personalità ed esuberanza per farlo in situazioni d’emergenza. Ma se acquisti un terzino eccezionale, io penso che sia poi meglio utilizzarlo nella posizione dove si è sempre dimostrato tra i più bravi al mondo, no?".

Conceiçao nelle ultime partite ha rimproverato al suo Milan la mancanza di fame e continuità mentale: l’inglese può aiutarlo?
"Sicuramente. Walker è il classico calciatore che pesa nello spogliatoio e coinvolge gli altri, anche perché ha lo status per farlo. Quanti al Milan hanno vinto 18 trofei? Nessuno... E se Fonseca prima e Conceiçao adesso lamentano delle lacune nella testa dei rossoneri, non credo parlino a vanvera. Aggiungere un leader, un vincente può dare una mano a compiere il salto mentale".

Qualcosa sul mercato il Milan dovrebbe fare pure in attacco. Si parla di Gimenez del Feyenoord, Joao Felix del Chelsea...
"Devo essere sincero, non conosco così bene il centravanti messicano per dare un giudizio ponderato. Joao Felix, invece, era una vera promessa, ma già all’Atletico Madrid non aveva rispettato le attese. Talento e colpi ne ha, i dubbi sono sulla capacità di trovare continuità nel rendimento, però Conceiçao lo conosce molto bene da anni... Ma al di là del mercato, il Milan ha bisogno di lavorare sul gruppo che è già a disposizione".

La vittoria in Supercoppa è stata solo un’illusione o con Conceiçao si può ancora raddrizzare la stagione?
"Io stimo molto Conceiçao, tanto che sarebbe stata la mia scelta già dall’estate. È un allenatore con le caratteristiche giuste. Ha però bisogno di tempo, è arrivato da poco".