MN - Mpasinkatu: "Ero all'hotel Sheraton per i soliti incontri di mercato, allacciare contatti. A un certo punto ricevo la chiamata dal Milan per Bondo e..."

Tra le note liete della vittoria di Lecce, oltre alla grande reazione d'orgoglio del Milan, c'è l'esordio di Warren Bondo. Il francese, arrivato nelle ultime ore di mercato dal Monza, ha destato ottime impressioni per il modo di stare in campo e la personalità. Per conoscerlo meglio e tastare le prime sensazioni abbiamo parlato con Malù Mpasinkatu, direttore sportivo (il primo di origine africana nella storia del calcio italiano) nonché zio del centrocampista e consigliere della famiglia Bondo.
Si riporta di seguito un estratto delle sue dichiarazioni in esclusiva per MilanNews.it.
Ci racconti quelle ore frenetiche che hanno portato al suo trasferimento?
"Ero all'hotel Sheraton per i soliti incontri di mercato, allacciare contatti. A un certo punto ricevo la chiamata dal Milan, avverto subito mio fratello Joao che è il papà del giocatore, che era a casa con la mamma di Warren, Benedicte. Sento il ragazzo, gli chiedo: 'Te la senti di andare al Milan?'. Warren non crede alle sue orecchie, la risposta ovviamente è sì. E così grazie all'intermediazione dell'agente di riferimento, l'avvocato Fabrizio Ferrari assieme a Francesco Ducci abbiamo chiuso l'operazione".
Immaginiamo la festa allo scoccare della mezzanotte
"Una cosa che ha coinvolto tutto il mondo, dato che la nostra famiglia è numerosissima e sparsa nel globo: Italia, Francia, Belgio, Congo, Canada, Stati Uniti. Warren era visibilmente emozionato, un sogno divenuto realtà".
C'erano altri club che potevano prenderlo?
"C'erano altre squadre italiane e straniere, ma più in proiezione giugno. Il Milan ha giocato d'anticipo".

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