Quando il gioco si fa duro le sue mani salvano il Milan

Quando il gioco si fa duro le sue mani salvano il MilanMilanNews.it
© foto di RICHRD PELHAM
giovedì 8 marzo 2012, 17:00News
di Antonio Vitiello
fonte di Enrico Cerruti per Sportitalia

Quando il gioco si fa duro le sue mani salvano il Milan: a Londra è tornato decisivo Cristian Abbiati, che non aveva giocato né a La Coruna nel 2004, né a Istanbul nel 2005. Due serate da incubo che i tifosi rossoneri stavano per rivivere all’Emirates dopo il 3-0 di Van Persie nel primo tempo. L’uomo che ha salvato il Milan scacciando la paura non è stato Ibrahimovic, ma Abbiati che ha ipnotizzato Gervinho e soprattutto Van Persie con un riflesso da campione nella ripresa. La rimonta dell’Arsenal si è fermata lì, e ancora una volta Abbiati, l’antidivo per eccellenza, ha scritto una pagina di storia rossonera. Galliani in barba alla scaramanzia si è lasciato andare a una profezia: la parata di Abbiati su Van Persie mi ha ricordato quella su Kallon nel derby di Champions del 2003 e quella su Bucchi a Perugia nel ‘99, in entrambi i casi fu trionfo finale, speriamo che finisca bene anche questa volta. Chissà se il ct della nazionale Prandelli gli concederà finalmente quella chance che negli ultimi anni ha dato a quasi tutti i migliori portieri ma non a lui, che a 31 anni, in silenzio continua a essere determinante per il Milan. Eppure in Nazionale vanta appena 4 presenze ed è uscito dal giro nel 2005.

A Londra ha sbagliato sul 2-0 di Rosicky prendendo gol sul suo palo dopo l’altro errore, di Thiago Silva, ma non si è abbattuto e alla fine ha perso il duello con Van Persie solo dal dischetto. Non poteva onorare in maniera migliore la fascia da Capitano indossata vista l’assenza di Ambrosini. Dallo show di Ibra a Palermo, a quello di Abbiati a Londra. Allegri sa di avere anche in porta un’arma fondamentale: lo aveva capito nella scorsa stagione quando a Brescia salvò il risultato nel finale, il sabato di Pasqua, blindando una vittoria che spianò la strada ai rossoneri verso il tricolore. Ha ragione Galliani: negli ultimi anni non c’è stato trionfo del Milan senza i miracoli di Abbiati. Gli scongiuri sono d’obbligo per i tifosi rossoneri, ma i buoni segnali sono sempre graditi.