Sconcerti e l’esonero di Montella: “Mossa giusta, ma disperata. Ora la società è sotto esame”

Sconcerti e l’esonero di Montella: “Mossa giusta, ma disperata. Ora la società è sotto esame”MilanNews.it
© foto di Federico De Luca
martedì 28 novembre 2017, 13:26News
di Enrico Ferrazzi

Mario Sconcerti ha commentato così l’esonero di Vincenzo Montella sulle colonne del Corriere della Sera: “Montella è stato esonerato dai fischi di San Siro. È la scelta di Gattuso che lo conferma. La ricerca di un vecchio collante, più anima che risultati alle spalle, però un grande milanista. L’idea non è arrivare in Champions ma ricompattare l’ambiente. Gattuso permette inoltre di cercare con calma il tecnico della prossima stagione. Non è una mossa sbagliata, mi sembra più una mossa disperata perché condanna Fassone e Mirabelli a confrontarsi pubblicamente con il proprio lavoro. Non ci sono più mediazioni. Per la prima volta il nuovo Milan è solo, responsabile dei risultati più dell’allenatore. Non sono sicuro sia un lavoro che Fassone e Mirabelli sappiano fare per intero. Non ne hanno i titoli. Manca il peso di una grande presidenza, Fassone e Mirabelli sono re e vassalli nello stesso tempo. Il dialogo tra il calcio e loro, quello tra la gente e il Milan, è dunque sempre dimezzato. Oggi inizia la loro grande solitudine.

Avranno la forza, i poteri, la personalità per reggerla? Non lo so. Quello che è accaduto finora è stato un evento quasi circense, grandi eventi per acquistare entusiasmo, non valore. Di sicuro non è stato ancora costruito il Milan, non c’è, non si sente, è una civilissima non gestione del poco che è nato. Fassone è uno dei migliori manager del calcio, Mirabelli un esploratore al primo scontro. Ma il calcio è uno sciocco romanzo popolare basato spesso su bisogni elementari dei giocatori, che tutti insieme non fanno logica ma psicologie di ragazzi dove tutto crea tensioni. Il Milan fino a oggi è stata una squadra gentile, buona, dedita più al ricciolo che alla sostanza. Una squadra non pressata, che cercava gli schemi quasi senza dover rendere conto a nessuno. Dimenticando che gli schemi li hanno anche gli altri. Montella ha fatto meno di quello che poteva, questo è evidente. Ma tutti sanno che la colpa non è solo sua. È questo il punto. O il Milan risolve le colpe di tutti, o non ci sarà un nuovo Milan”.