Non segna da febbraio, ma il Milan non può abbandonarlo: il caso Gimenez tra dubbi e difficoltà

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di Niccolò Crespi

E' stata una settimana sicuramente positiva in casa Milan, con il derby di Coppa Italia che ha visto trionfare i rossoneri e strappare un pass per la finale del 14 maggio contro il Bologna. Se all'andata contro i nerazzurri era stato decisivo Tammy Abraham, qualche giorno fa l'uomo del destino ha portato il nome e cognome di Luka Jovic. E Gimenez? L'attaccante messicano sembra esser sempre più fuori dai radar di Conceiçao, deciso a puntare sull'inglese e sul numero nove serbo per questo finale di stagione. Il Bebote andrà aspettato, ma come fare per rimetterlo nuovamente in condizione di incidere?

Gimenez-Milan, storia d'amore con pause e problemi. Santiago però va aspettato

Arrivato nel mercato di riparazione invernale, Santiago doveva essere uno dei volti nuovi su cui costruire il futuro del Milan, impegnato nei mesi passati nella lotta verso il quarto posto, ma il suo rendimento fin qui è stato ben al di sotto delle aspettative. L’attaccante messicano non segna da febbraio (a San Siro in Champions contro il Feyenoord), e l’adattamento al nuovo ambiente milanese si è rivelato più complicato del previsto. Una serie di infortuni e prestazioni poco brillanti hanno minato la sua continuità, portando di fatto Conceiçao a puntare su Abraham e Jovic. I due attaccanti rossoneri stanno incidendo con gol pesanti, e hanno progressivamente oscurato la sua figura del Bebote. E' doveroso ammettere che Gimenez ora è diventato un piccolo caso, ma il Milan sa di non poterlo bocciare: servirà ancora pazienza, fiducia e tempo, perchè Santi è un investimento importante della società, e soprattutto perchè il ragazzo, lo diciamo in maniera un po' cruda, non può esser diventato scarso improvvisamente. Fiducia e tempo.