"Stringe le ali per fare densità, ma soffre l'ampiezza": Fonseca rimandato all'esame Bayer Leverkusen

"Stringe le ali per fare densità, ma soffre l'ampiezza": Fonseca rimandato all'esame Bayer LeverkusenMilanNews.it
Oggi alle 11:00News
di Lorenzo De Angelis

Il Milan perde la seconda partita in Champions League, uscendo sconfitto per 1-0 dalla BayArena di Leverkusen contro il Bayer. Queste le pagelle dei principali quotidiani sportivi italiani, e non, di mister Paulo Fonseca:

La Gazzetta dello Sport 5.5: "Parte con lo stesso modulo, ma con baricentro più basso. Il Bayer domina un’ora, poi il Milan esce fuori e meriterebbe di più. Solo 2 cambi.". 

Il Corriere dello Sport 5.5: "Sceglie un tattica attendista che non paga perché il Milan soffre comunque tantissimo. La sua squadra si accende solo dopo l’1-0: si poteva osare di più sin da subito? Non lo ha fatto neanche lui con i cambi: tutti ruolo per ruolo, senza tentare i quattro attaccanti". 

Tuttosport 5: " Stringe le ali per fare densità, ma soffre l’ampiezza: i cambi di gioco sui quinti del Bayer mandano in crisi il Milan per un’ora abbondante. Non sembra mai in controllo, oltre che senza idee di sviluppo della manovra. I nervi per l’ultima reazione non possono essere sufficienti, come del resto la gestione dei cambi". 

Il Corriere della Sera 6: "Sceglie di coprire molto al centro e concedere larghi spazi a Grimaldo e Frimpong. Nel primo tempo rischia troppo, nel finale torna il Milan del derby. I punti, però, sono ancora zero". 

La Repubblica 5.5: "Pressing vanificato dal ritmo del Bayer".

LA PAGELLA DI FONSECA A CURA DI MILANNEWS.IT

ALL. FONSECA 5.5: il primo tempo del Milan è in completa antitesi con quanto aveva detto anche alla viglia. Perché ok una difesa attenta, ma rinunciare completamente ad attaccare ha reso facile la vita al Bayer e, soprattutto, ha appiattito mentalmente la sua squadra. Non a caso, dopo il gol di Boniface, è come se il Milan si sia svegliato e abbia messo all’angolo gli avversari. 55 minuti buttati quando il Bayer si poteva e doveva aggredire in maniera diversa.