Anno nuovo, stesso Theo poco incisivo e distratto. Obiettivo di Conceiçao recuperarlo, sotto ogni punto di vista
Con il cambio in panchina e l'anno nuovo i tifosi del Milan si aspettavano un Theo Hernandez diverso, ma anche in occasione della semifinale di Suercoppa Italiana contro la Juventus il terzino francese ha deluso risultando essere poco incisivo ma soprattutto tanto distratto.
Il gol del vantaggio bianconero nasce infatti da un suo errore di posizionamento, perché quella palla tra lui e Malick Thiaw, a difesa schierata, non deve mai passare. Theo, ma cosa ti sta succedendo? A questa domanda i tifosi rossoneri devono ancora trovare una risposta, anche perché questo momento no del francese va avanti forse anche da troppo tempo.
Il 19 rossonero è oramai la brutta copia del giocatore dominante che abbiamo imparato a conoscere nei primi anni al Milan, ed il gol sbagliato ieri sera nel corso della ripresa conferma che il giocatore ha bisogno proprio di essere recuperato, sotto ogni punto di vista. Compito, questo, che spetterà senza ombra di dubbio al nuovo allenatore, Sergio Conceiçao, che potremmo dire aver già cominciato da ieri a coccolare il suo giocatore per tornare ad averlo al massimo.
OBIETTIVO DI CONCEIÇAO RECUPERARE THEO HERNANDEZ - Aver affidato la fascia a Mike Maignan nonostante la sua titolarità potrebbe non essere stata la mossa più giusta, ma Sergio Conceiçao ha intenzione di recuperare Theo Hernandez anche sotto questo aspetto qui, quello dell'orgoglio.
Nonostante un'altra prestazione insufficiente, nel secondo tempo il francese ha dato qualche timido segnale di ripresa, anche perché alla fine dei conti il rigore procurato da Pulisic nasce da una sua sgroppata sulla sinistra. Certo, niente di eclatante, ma questo potrebbe essere un primo passo verso un recupero sul quale Conceiçao punta tantissimo, e l'atteggiamento di ieri nell'immediato post partita lo conferma.
Nel cerchio collettivo dopo la vittoria sulla Juventus, quello che ha visto Bennacer prendersi la scena e parlare con i compagni, l'allenatore del Milan non abbracciava nessuno, eccetto uno, Theo Hernandez, quasi a voler dimostrargli tutta la sua vicinanza. Il lusitano è sicuro del valore del giocatore, è consapevole di quello che può e deve dare a questa squadra, ed è per questo che la gestione sarà diversa rispetto a quella precedente, e già ieri lo si è capito. Adesso la palla passa tra i piedi di Theo, che deve essere il primo a volere questo cambiamento, ma in positivo.
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