Bianchin (Gazzetta): "Le ultime di formazione da Riyad: su Leao... Rashford? Piace a tanti"
Alla vigilia della finale di Supercoppa Italiana tra Inter e Milan, il nostro inviato da Riyad ha ascoltato in esclusiva la penna de La Gazzetta dello Sport Luca Bianchin sulle ultime della squadra di Sergio Conceiçao. Queste le sue dichiarazioni a MilanNews.it:
"La cosa più interessante al momento secondo me è il modo di comunicare di Conceiçao. Le notizie grosse di formazione, di attualità, sono: Leao che si allena con la squadra per la prima volta dall'infortunio di dicembre. Io dico adesso che va in panchina e può fare 20 minuti alla fine. Poi stiamo in contatto con gli aggiornamenti della serata. Matteo Gabbia influenza. Lui secondo me va in panchina domani perché non sono i 39 di febbre di Conceiçao (ride, ndr), un po' meglio ecco".
Che cosa ci dobbiamo aspettare domani da Conceiçao
"L'ultimo allenamento è importante. L'ultimo allenamento è praticamente in corso, è appena finito, quindi possiamo dire quelle che sono le nostre sensazioni, al momento. Le sensazioni è che ci sono 9 giocatori sicuri, Mike Maignan, la difesa a 4 con Emerson, Thiaw, Tomori e Theo Hernandez. Fofana-Reijnders che trascinano la squadra dall'estate. Pulisic e Morata. Le altre due maglie sono questioni di Bennacer, Musah, Jimenez e Abraham. Io credo che Musah, per quello che ha dato in semifinale, parta una tacca avanti".
Che impressione ti ha fatto Pioli nel ritrovarlo?
"È un uomo tutto sommato sempre sereno, che vive bene il calcio. Voleva andare in Inghilterra. Chiaramente voleva andare in Inghilterra, sarebbe stato interessante. Gli è capitata quest'offerta. Uno dei pochi a dire onestamente che è una questione di soldi. Una risposta interessante è stata che quello dell'Al-Nassr è stato il miglior progetto che gli hanno presentato in questi anni. Lui sicuramente ha fatto dei colloqui. Chiaramente ha fatto dei colloqui con il Napoli, quasi sicuramente dei colloqui con la Roma, sicuramente in Europa con qualche squadra estera. Se dice che l'Al-Nassr gli ha fatto la migliore impressione al colloquio lui evidentemente è sincero. Poi aggiunge che i soldi contano e questo non lo dice lui, non lo diciamo noi, 10 milioni netti per una stagione non te li danno se non in Arabia Saudita. Di conseguenza ha fatto quest'esperienza. Secondo me la sta vivendo bene, i risultati vanno e vengono, però quando gli si chiede se ha voglia di tornare in Europa è un sì ma non eccessiva. Lui ha un contratto di 2 + 1. Quest'anno lo finisce sicuramente quindi arriva a giugno, secondo me, a meno di sorprese, potrebbe fare un altro anno, il prossimo, poi magari tornare nel 2026".
Novità su Marcus Rashford
"È un giocatore che piace a tanti in Europa, ma è un giocatore che guadagna talmente tanto da essere complicato per il Milan. Tutto quello che si dice, oltre a questo, secondo me in questo momento è esagerato. Evidentemente qualcosa è successo, però al momento siamo molto lontani da una trattativa come quella che abbiamo vissuto in estate per Rashford".
Cosa ti aspetti dal mercato del Milan?
"Un esterno d'attacco. Mi sembra essenziale. Un esterno d'attacco è diventato a poco a poco la priorità di questa squadra, ed io credo che in questo momento Conceiçao abbia detto "Tomori lasciatemelo qui". Non la vedo come una cosa definitiva necessariamente fino al 31 di gennaio, ma in questo momento Tomori non va via. 10 giorni fa era diverso. Leggo manca un attaccante. Idealmente un numero 9 farebbe comodo, però il Milan fino a prova contraria ne ha tre, più Camarda. Poi se Luka Jovic dovesse andare, allora si ragiona".
Bondo per il centrocampo
"Ha un senso, anche per l'età può entrare nelle liste. Però Bennacer va quantomeno aspettato un paio di settimane. È stato una novità. Hanno ruotato semplicemente a due con Fofana e Reijnders più qualche adattamento per 4 mesi. Adesso c'è anche Bennacer per quello dico che l'esterno d'attacco è diventata per me la priorità, superando anche il centrocampo".
Sulla questione Dani Olmo
"La situazione è che chiaramente c'è un problema con il Barcellona. Per i due, tre che non lo sapessero Dani Olmo in questo momento non può essere schierato dal Barcellona per le vecchie sanzioni della Liga che sono diventate effettive da gennaio dopo una proroga concessa fino al 31 dicembre. Intanto registriamo che il suo agente fino a due giorni fa diceva che non c'erano problemi e che sarebbe rimasto a Barcellona. Se Dani Olmo dovesse andar via, comunque, avrebbe tutta l'Europa su di lui. Per il Milan andare a prendere un giocatore sembra onestamente complicato. Poi attendiamo. Oggi siamo al 5 di gennaio, è lungo il mese...".
A che punto siamo sul rinnovo di Theo Hernandez. Quale sono le intenzioni di giocatore e Milan?
"Il rinnovo non è avanti come quello di Mike Maignan, che è sostanzialmente fatto. C'è una possibilità di rinnovare. Io credo che la questione sia molto, crudemente, che offerte arrivano per Theo Hernandez. Lui sta serenamente a Milano. Con Fonseca c'era evidentemente un problema, che Fonseca secondo me ha avuto anche un certo coraggio ad affrontare. Vedo che Sergio Conceiçao usa un metodo un po' diverso. È un po' presto per dirlo, però il fatto che nel cerchio dei giocatori alla fine della partita con la Juventus, Conceiçao vada ad abbracciare Theo Hernandez, gli dia un colpo, una pacca, lo tenga vicino a sé, è un segnale. Theo Hernandez ha pubblicato quella scena anche sui social. Arrivano dei messaggi, guarda Pioli cosa ha detto all'intervista a La Gazzetta stamattina. Dice che non c'era giorno in cui non mandasse un messaggio a Theo, dove non lavorasse per tenere Theo su col morale. Con Theo bisogna lavorare più che con altri giocatori, è evidente. Pioli usava bastone e carota, più carota che bastone e credo che Conceiçao vada in quella direzione. Con lui serve dialogo, lo devi coinvolgere probabilmente. Io credo poi che dipenda dalle offerte, perché se arriva un'offerta pesante per Theo Hernandez fai fatica a rifiutarli, perché lui veramente è uno dei tre giocatori più forti nel suo ruolo, quando è centrato. Quindi ci sta che si interessino le squadre di Premier League, come si è interessato il Bayern Monaco. Allo stesso tempo se l'offerta non arriva, ed al momento non arriva, il Milan può tranquillamente continuare con un rinnovo e provare a rivedere il Theo dello scudetto e dell'anno successivo".
Cosa ti aspetti domani dal Milan di Conceiçao?
"Theo è molto importante, perché se hai un Theo normalizzato e non negativo come la semifinale fino al 70esimo fai fatica a giocarti la partita con l'Inter che è più forte negli uomini, più testata. Però il Milan certo che se la può giocare, ci mancherebbe altro. È una squadra forte, è un derby, se la possono giocare. Io credo che Conceiçao, che è un allenatore che ama l'intensità, la pressione, non andrà a prenderli alti perché non ha mai testato quegli automatismi. Se vai a prendere l'Inter alta ti esponi. Non avendo testato quell'automatismo penso che non lo farà, sinceramente è più semplice difendere 4-4-1-1 e stare attenti sugli inserimenti delle due mezze ali. Può giocarsela, è certo che può giocarsela. Sono 90 minuti, anche perché ha vinto in campionato, anche perché ci sono alcuni giocatori che hanno qualcosa da dimostrare. L'Inter è favorita, però sarà bello vederla".
Secondo te questi primi 5 mesi di stagione aiuteranno Ibra a crescere?
"Si, è talmente all'inizio che sicuramente. Lui stesso ha ammesso l'errore di mandare a parlare Fonseca poco prima dell'esonero. È un errore quello che non rifarà. Allo stesso modo ce ne sono altri di cui lui non ha parlato pubblicamente e che non rifarà. La chiave è un po' capire cosa diventerà. È entrato con un ruolo un po' particolare, di Advisor della società, uomo che essenzialmente decide molto in tante aree. Però ad esempio sul calciomercato in estate non è stato l'uoomo centrale. Le trattative le hanno fatte Moncada e Furlani. Forse questo è stato un po' difficile da capire. All'inizio non si capiva cosa avrebbe fattp Ibra. Non sono d'accordo con chi dice che non si capisce cosa faccia Ibra, insomma, l'abbiamo capito. Alcune cose le ha fatte Ibra, altre Furlani altre ancora Moncada. Come evolverà tutto questo è complicato, di sicuro il fatto che RedBird abbia rifinanziato gli darà l'opportunità di continuare questo percorso almeno per il momento".
Un aggettivo da titolo per Conceiçao
"Vissuto. Nel senso che: tutti noi abbiamo un percorso di vita che ci influenza, ed il suo è stato il più difficile. È un ragazzo che a 16 anni ha perso il papà, il giorno dopo era giunto l'accordo con il Porto per entrare nel settore giovanile del Porto. Due anni dopo ha perso anche la mamma, che non stava già bene. Quindi si è ritrovato fondamentalmente maggiorenne senza i genitori, e questo chiaramente l'ha segnato. È molto duro, ha una scorza dura, però in alcune cose si capisce che dentro c'è un vulcano, con la lava. Allo stesso modo ha una scorza dura che fa venire quell'atteggiamento anche nello sguardo molto cattivo, però poi dice delle cose molto brillanti ed in alcuni momenti sensibilizza, quasi tenero".
Un recap di oggi
"Si è preparato all'allenamento della vigilia. Ha fatto una parte tattica, sicuramente, con Conceiçao, un po' meno la parte fisica, chiaramente è vigilia. Leao con la squadra tutto l'allenamento, quindi bene, è quello che ci si aspettava. Io me lo aspetto in panchina. Matteo Gabbia ha l'influenza, però secondo me potrà andare in panchina, dove sarebbe andato comunque anche al 100% della condizione. La formazione, te lo ripeto, ci sono 9 titolari: Maignan, Emerson, Thiaw, Tomori, Theo, Reijnders, Fofana, Pulisic e Morata, mentre gli altri due dobbiamo capire in serata. Se la giocano Bennacer, Musah, Abraham e Jimenez".
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