E' il giorno di Roma, professione terzo portiere

Dura la vita da terzo portiere, sempre in bilico tra una tribuna e una panchina quasi insperata, costretto ad osservare i compagni battersi e sbattersi sul terreno di gioco. Fin quando non arriva l'occasione giusta, per certi versi della vita, da sfruttare al meglio, considerando anche che, con ogni probabilità, resterà l'unica.
Flavio Roma, estremo difensore di scorta del Milan, dopo gli infortuni di Christian Abbiati prima e Marco Amelia poi, è pronto a fare il suo debutto in maglia rossonera, questa sera in Coppa Italia contro il Bari, dopo una stagione e mezza vissuta da spettatore, con pochissime emozioni da raccontare
A trentasei anni e con una lunga carriera, ricca di esperienze, alle spalle, l'ex Monaco non avrà certo l'emozione dell'esordiente ma qual pizzico di adrenalina, ne siamo certi, gli attraverserà piacevolmente la schiena, anche se il match, a dire il vero, non è di quelli che scaldano i cuori dei sostenitori. Come si dice, la prima è sempre la prima.
Tante tribune, come detto, poche panchine, qualche apparizione qua e la, una su tutte questa estate, a Barcellona per il trofeo Gamper. In quell'occasione, il numero trenta rossonero giocò da Dio, con tanti interventi decisivi, spesso in bello stile, sempre con sicurezza, eleganza, professionalità.
D'altronde, la carriera di Roma insegna.
Oggi una nuova sfida, bella, affascinante, da godersi fino all'ultimo, provando ad essere decisivo, perché, a conti fatti, la qualificazione ai quarti conta eccome. Poi nuovamente in panchina, stavolta da "secondo" di Abbiati, vista l'indisponibilità per almeno un mese di Amelia. In fondo, è dura la vita da terzo portiere...

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