Rafa vuole restare per guidare in prima persona la rinascita del Milan

Incomprensioni, polemiche a qualche panchina di troppo. La stagione di Rafael Leao non è stata esemplare, eppure il numero 10 del Milan è comunque riuscito ad andare in doppia cifra di gol per il quarto anno consecutivo. Questo a conferma del fatto che il portoghese è più forte di tutto e tutti, anche delle stesse critiche, perché sennò oggi ci ritroveremmo a parlare di una stagione fallimentare, non deludente. Due termini, due pesi, due misure completamente differenti.
Ritrovata la via del gol a Udine dopo 5 partite di digiuno, Leao vuole ora un finale super per far felici i tifosi milanisti nonostante ci siano stati dei battibecchi in questa stagione, anche perché da uno come lui ci si aspetta sempre qualcosa di più. Più di così, in un'annata storta come questa? Difficile, eppure Rafa è pronto a dare al popolo rossonero quello che vuole.
Scrive infatti questa mattina La Gazzetta dello Sport che il numero 10 vuole guidare in prima persona la rinascita del Milan l'anno prossimo. Tradotto: non ha alcuna intenzione di lasciare il club rossonero, neanche difronte al palesarsi dell'interesse del Barcellona, che la scorsa estate un timido tentativo lo aveva provato. Una prova d'amore importante, che dimostra quanto alla fine il portoghese tenga veramente al Diavolo, club che gli ha permesso di avere visibilità a livello mondiale e di conquistare la Nazionale, ma che soprattutto lo ha fatto crescere prima come uomo, e poi come calciatore.
"The show must go on" cantavano i Queen, e che quindi questo spettacolo diretto dal Milan e Leao continui, nella speranza che sia diverso rispetto a quello visto quest'anno.

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