Gazzetta - Milan, una crisi del Diavolo!
Questa mattina in edicola La Gazzetta dello Sport ha compiuto un viaggio nelle difficoltà che il Milan sta riscontrando in questa stagione. Una squadra forte, dalle ambizioni importanti, sta deludendo le aspettative e la fiducia del proprio ambiente con un rendimento a dir poco disastroso in Serie A, come conferma l'ottavo posto in classifica ed i 14 punti di distanza dalla vetta.
IL GIOCO LATENTE - Quando si è presentato in conferenza stampa, Paulo Fonseca aveva promesso un Milan dal gioco dominante, in grado di potersi imporre sul campo di chiunque. Al 17 dicembre, però, la rivoluzione dell'allenatore portoghese non c'è stata, anche perché la sua squadra esprime un calcio ordinario con un sistema standard. Con Pioli era 4-2-3-1 così come lo è oggi con l'ex Lille, a differenza però che rispetto al passato sembrerebbe esserci stato uno scollamento importante tra panchina e squadra.
IL MISTERO LEAO - Ed anche contro il Genoa si è vista la consueta prestazione incolore di Rafael Leao. Grande contro squadre come il Real Madrid, impalpabile contro altre di livello decisamente inferiore. Essere fuoriclasse non significa questo, significa essere decisivo sempre, cosa che invece il 10 rossonero continua ad ostinarsi ad essere. Ed allora qual è il problema? La rosea utilizza parole forti, scrivendo che il tempo di Leao al Milan sembrerebbe essere finito. Alla sesta stagione si noterebbe una certa reciproca usura tra giocatore, ambiente e staff tecnici, quindi sarebbe meglio separarsi se stiamo ancora alla fase speranze, attese e promesse.
LA SOCIETÀ - La piramide decisione del Milan non è assortita bene, manca il dirigente forte con anni di calcio alle spalle, cosa che in teoria Ibrahimovic potrebbe essere ma non è, visto che è alle prime armi. Per intenderci al Diavolo servirebbero i Marotta o gli Ausilio dell'Inter, o anche i Giuntoli della Juventus. Lo svedese è partito male, anzi, malissimo, proprio come si poneva in campo, forse perché credeva potesse bastare una battuta per sistemare le cose.
IL MERCATO - Le operazioni estive avrebbero potuto dare forza e profondità a questa rosa, che invece sembrerebbe essere ancora piuttosto incompleta. Dei vari Pavlovic, Emerson Royal, Morata, Abraham e Fofana, solo quest'ultimo sembrerebbe essere stato un acquisto azzeccato, visto che l'ex Monaco starebbe svolgendo in quel di Milano il ruolo di diga per il quale il Diavolo l'ha strappato dal suo paese natale.
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