Gazzetta - Rinnovo Maldini, i dettagli dell'accordo e i progetti futuri con Cardinale
Dopo un'attesa durata un mese - tanto è passato dall'intervista di Maldini alla Gazzetta in cui veniva richiesta chiarezza sul suo futuro - è arrivato il tanto atteso rinnovo dell'area tecnica. Nel pomeriggio di ieri anche il comunicato ufficiale del Milan che ha confermato per i prossimi due anni il duo formato da Paolo Maldini, come direttore tecnico, e Ricky Massara, nei panni di direttore sportivo. Un ritardo non dovuto a questioni economiche (2 milioni annui più bonus per seconda stella e Champions) ma di semplice visioni differenti con la società, per le quali si è trovato un punto di incontro.
I dettagli
Come riporta la Gazzetta dello Sport questa mattina, l'accordo tra Milan e MM è stato trovato per i prossimi due anni e, stando al comunicato, al momento non ci sarebbe un'opzione sul terzo anno. La questione principale della trattativa è stata soprattutto quella legata alla divisione dei poteri tra area tecnica e vertici aziendali. Alla fine Maldini godrà di maggiore autonomia e potrà, con Massara e Pioli, essere protagonista delle scelte importanti. Ovviamente ci sono dei limiti da rispettare e, per le grandi operazioni, come avviene nelle grandi aziende sarà l'ad, Gazidis, ad avere l'ultima parola. In sostanza tutte le parti sono state soddisfatte: Maldini verrà maggiormente coinvolto e avrà più respiro; il club ha mantenuto il suo potere decisionale. Questo almeno fino al closing che, con l'arrivo di Cardinale e dei suoi uomini, potrebbe anche rimescolare alcune carte.
A braccetto con Gerry
Cardinale, appunto. Il numero uno di RedBird ha giocato un ruolo centrale nella trattativa per i rinnovi: prima confermando la volontà di continuare con Maldini, poi partecipando nelle fasi calde del rinnovo con i suoi avvocati. Ora sta a lui, con la MM, continuare a costruire un Milan vincente sotto tutti i punti di vista. Il rapporto tra Cardinale e Maldini, come sottolineato dallo stesso futuro proprietario, pare essere nato sotto una buona stella dopo l'incontro a inizio giugno. Ora il Milan si butterà sul mercato e cercherà quei colpi che il direttore tecnico rossonero aveva chiamato all'indomani della vittoria dello Scudetto, calciatori che possano innalzare il livello della rosa per confermarsi in Italia ma soprattutto in Europa, là dove il Milan vuole tornare a essere protagonista che rappresenta il vero grande obiettivo dell'ex numero 3 rossonero.
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