La classifica si accorcia e i calciatori dicono di crederci. Sarà solo il campo a parlare

Dopo la vittoria sul Lecce, il Milan ottiene la seconda vittoria consecutiva in campionato battendo per 2-1 il Como a San Siro. Ancora in rimonta, ancora con un gol di svantaggio, ancora grazie ai cambi: la squadra di Conceicao, nelle sue difficoltà, ha nuovamente mostrato che ha talento, che ha una certa profondità di rosa e che, nonostante tutto, non vuole mollare.
Le parole di Conceicao
Nei primi 10 minuti i rossoneri avevano anche mostrato segnali incoraggianti, ma poi si sono sciolti davanti al coraggio e alla personalità del Como che, nel primo tempo, hanno dominato a San Siro, prima della rimonta firmata Reijnders-Pulisic: "Non è stata - ha ammesso Conceicao - una partita bellissima ma abbiamo vinto la partita con merito. Vedo un gruppo che vuole veramente fare bene, che dà il massimo. Vedo una voglia incredibile di cambiare il momento e la stagione del Milan".
Convinzione
Di questo ultimo aspetto ne sono convinti anche i calciatori: "Voci sul prossimo allenatore e sulla dirigenza? Proviamo - ha ammesso Pulisic - ad isolarci, ma è difficile. Le sentiamo queste cose, non è facile giocare con queste voci. Ma l'importante è prendere ogni giorno come il giusto allenamento. I tifosi ci supportano sempre. Poi il momento non è positivo, ma noi vogliamo arrivare tra le prime quattro. Dobbiamo crederci, supportare il team". E la classifica, dopo questa giornata, si è accorciata parecchio: il Milan è a sei punti dalla Champions League (quarto posto), occupato ora dal Bologna con 53 punti. Tra i rossoneri e i felsinei, però, ci sono quattro squadre. Ma a Milanello ci credono. Sarà solo il campo a parlare.

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