Milano capitale

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© foto di Alberto Fornasari
sabato 29 ottobre 2011, 20:40Primo Piano
di Antonio Vitiello

Che carattere questo Milan, inarrestabile anche su campi storicamente complicati. Erano sei anni che i rossoneri non battevano la Roma, un successo di straordinaria importanza perché consente agli uomini di Allegri di agguantare la cima della classifica (aspettando Inter-Juve) e completare una rimonta preventivata forse solo dall’allenatore. Non a caso il tecnico rossonero aveva chiesto 4 vittorie su 4 prima della sfida contro il Barcellona, ora manca solo il Catania in casa e la premonizione allora si potrà dire compiuta. Un rullo compressore, cinque successi consecutivi compreso quello di Champions, tutti con risultati rotondi, segno che l’attacco sta raggiungendo la forma migliore e quel feeling che fino alla sosta delle Nazionali mancava. Il successo in terra romana ha rilanciato senza dubbio il Milan come squadra da battere, cancellando con un colpo solo il periodo negativo attraversato solo ad inizio stagione. Ibra sta tornando il trascinatore di sempre, la macchina da punti che a fine torneo fa vincere lo scudetto. Lo svedese ha finalizzato al meglio i due assist al bacio di Alberto Aquilani, formidabile una volta tornato in sesto. Il romano è attualmente imprescindibile per gli schemi di Allegri, riesce a dare equilibrio e creare anche superiorità numerica con grandi giocate. Ibra e Aquilani sono stati i migliori in campo, mettendo a ferro e fuoco l’Olimpico.

C’è spazio anche per un fuoricampo. Alessandro Nesta si è preso la sua personale rivincita segnando contro i “cugini”, riportando i rossoneri sul 2-1, Dopo un primo tempo scialbo nella ripresa si è vista una gara spettacolare, ma anche nervosa. Faranno discutere le espulsioni di Boateng e Allegri, quest’ultimo raramente visto così agitato in panchina (quasi mai il tecnico ha sentito così pesantemente la gara). Mentre il ghanese ingenuamente si fa cacciare per frasi ingiuriose pronunciate nei confronti della terna arbitrale. Finalmente si è visto il Milan della scorsa stagione, in cui in ogni stadio dettava legge e conquistava punti senza tendere l’orecchio agli altri campi. A Roma non è facile vincere, inoltre la banda di Luis Enrique veniva da un’immeritata sconfitta a Genoa, e senza dubbio pensava di fare punti con i campioni d’Italia. La formazione di Allegri è stata quasi perfetta, forse ancora qualcosa da registrare in difesa, altri due gol subiti per quella che l’anno scorso è stata la squadra meno perforata della serie A. Il Milan è già a quota 14 reti incassate, quattro in più del Cesena ultima in classifica.