Non basta il cambio di formazione, questo Milan fa peggio che all'esordio. A Parma arriva il 1° ko stagionale
Ci sono stati inizi di stagione migliori di quello attuale: dopo il pari strappato prima del gong contro il Torino il Milan cade a Parma, si ritrova con un solo punto in due partite e dà l'impressione che ci sia davvero tantissimo da fare. Questo Milan non è sostenibile: troppo sbilanciato e nonostante ciò nemmeno poi così pericoloso. L'ultima volta che i rossoneri perdevano al Tardini c'era Massimiliano Allegri allenatore e Matri di punta (segnando peraltro il suo unico gol milanista). Anche allora arrivava lo svantaggio, la rimonta e il gol della beffa. 3-2 per i ducali nel 2013, 2-1 questa sera.
Fonseca cambia sei uomini rispetto all'esordio col Torino più Loftus-Cheek che viene collocato sulla trequarti. Infortunato Morata, Pavlovic è l'unico dei nuovi acquisti impiegato dall'inizio. Eppure le cose non migliorano, anzi. Il primo tempo è un pianto: tempo due minuti e i rossoneri sono già sotto: Calabria si perde Valeri, pallone sull'out opposto con Theo che si perde Man che da pochi passi non sbaglia. Per mezz'ora il Milan quasi non si vede, la manovra è lenta e prevedibile, gli avversari chiudono bene e in più sono pure avanti di un gol.
C'è una reazione verso la parte centrale, cinque minuti di fuoco per poi lasciare nuovamente spazio al Parma, incredibilmente e ripetutamente pericoloso in contropiede. Di aggressività nemmeno l'ombra, perché i mediani ducali sono liberissimi di lanciare in profondità le frecce in attacco, con la difesa alta di Fonseca a rischiare grosso. Tra le note positive Pavlovic che è autore di una chiusura pazzesca su Man e impegna anche Suzuki di testa sugli sviluppi di corner. Il resto è una bocciatura su tutta la linea, con Calabria puntato e superato sistematicamente e Theo in versione balneare. Il Parma meriterebbe un vantaggio ben più ampio dell'1-0 se non fosse per l'imprecisione dei ducali, la fortuna e un intervento provvidenziale di Maignan.
Il vantaggio del Milan è che il Parma, come sette giorni prima contro la Fiorentina, dopo aver tanto sprecato sull'1-0 abbassa la guardia. E concede come all'esordio in campionato il gol del pareggio. Theo per Leao che affonda sulla sinsitra, mette in mezzo e trova il tap-in di Pulisic al 66'. Un minuto dopo Emerson Royal e Fofana fanno il loro esordio in Serie A, sembrano essersi create le condizioni migliori e invece sono i cambi di Fabio Pecchia ad essere decisivi: entra Almqvist al 74' e lo svedese avvia l'ennesima ripartenza parmense, mette in mezzo per Cancellieri (entrato al 59') e l'ex laziale supera Maignan in uscita. È il 77' e stavolta il Milan non trova né la forza né la lucidità per cistruire qualcosa di lontanamente vicino a un'azione gol. Era dal 2011 che il Milan non partiva così male: allora arrivarono un pari all'esordio contro la Lazio (formalmente era la seconda giornata, con la prima che si giocò a dicembre) e un ko contro il Napoli la giornata seguente. Peggio invece nel 2008, con due ko contro Bologna e Genoa, poi per fortuna la situazione si raddrizzò fino alla qualificazione alla Champions. Ma all'epoca c'erano anche Kakà, Ronaldinho e Pato...
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