Non solo corsa e imbattibilità, serve il talento

Non solo corsa e imbattibilità, serve il talento MilanNews.it
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lunedì 12 marzo 2012, 15:00Primo Piano
di Stefano Maraviglia

La Juve ci ha insegnato che una squadra strutturata con abili corridori, ispirati dal genio di un talento come Andrea Pirlo, può trovarsi lassù, dove solitamente stazionano formazioni ben più dotate, per numero e blasone di fuoriclasse. Il Milan nel tempo ha invece confermato la regola: abbinando tanta corsa ad una grandissima percentuale di estro e classe, si passa avanti e si va a primeggiare in un torneo che sul lungo periodo ha sempre o quasi, premiato la squadra più attrezzata. Non basta il collettivo per avere la meglio sulle avversarie, non è fondamentale risultare imbattuti, soprattutto se alla luce dei fatti, si ottengono risultati simili tanto con le grandi, quanto con le "provinciali". Oggi la differenza tra chi fugge e chi insegue la fanno i singoli, giocatori come Ibrahimovic e Robinho che da soli possono risolvere la partita, o che al servizio della squadra, contribuiscono a creare sempre qualcosa di utile per i compagni. Il fuoriclasse dunque segna ancora la differenza tra chi grande lo è da tempo e chi studia per diventarlo o tornare ad esserlo, punto che viene evidenziato anche dai dati statistici.

La Juve degli imbattibili, vanta un attacco con 39 reti all'attivo, il Milan risponde con 55 centri realizzati e la Lazio terza della classe, addirittura con 42. Abissale la differenza nei numeri che contano, così come eccessivamente esigua è quella con i riferimenti dati dalla difesa. Il Milan che subisce un po' di più denuncia 22 gol al passivo, la Juventus 17, ovvero solo 5 reti in meno, un gap che non evidenzia nulla di positivo per la compagine bianconera. Non si possono fare oggi delle previsioni destinate magari a cambiare da quì a breve, ma classifica alla mano, ciò che ne emerge è un lieve vantaggio in materia di punteggio a favore di Allegri e i suoi, un abisso se viene tenuto conto dello spessore del gruppo e della condizione che vede il Milan, assoluto capolista privo di molti titolari e pronto a rilanciarli gradualemente per lo sprint finale. Il calendario risulterà decisivo, gli scontri diretti premiano la Juve, ma la classifica parla chiaro e i valori del gruppo non sono pareggiabili.