Tutto sbagliato!

Bologna-Milan è durata soltanto 15 minuti, il tempo di vedere la traversa di Ibrahimovic e le prodezze di Marco Di Vaio e Clarence Seedorf. Poi ha rubato la scena l’arbitro Tommaso Rocchi, rovinando una partita che poteva essere spettacolare e tutta da vivere. Prima un rigore negato al Milan per fallo su Aquilani al 33esimo in area bolognese, visto da pochi ma il fallo c’è. Poi l’orrore sul  clamoroso tocco di mano di Seedorf. Da quel momento è sfuggita la partita di mano all’arbitro Rocchi, con decisioni al limite del regolamento, come il rigore concesso ad Ibra. Pato al momento del lancio è in fuorigioco ma si disinteressa della palla, bisogna decidere nell’arco di pochi secondi se considerare la sua posizione influente o ininfluente. Ibra al minimo contatto si lascia andare anche se il calcetto sembra esserci (lo stesso Allegri nel posto partita con molta onestà dichiara che lo svedese si è tuffato). Il finale di match è nervoso con continui scontri e cartellini gialli che volano in modo scriteriato, gara rovinata dal direttore di gara.

MILAN CONFUSIONARIO - Primo tempo brillante, ripresa totalmente da rivedere. I rossoneri dopo il gol subito da Di Vaio rispondono da grande. La squadra di Allegri conduce il gioco, il Bologna si difende bene ma non disdegna nelle ripartenze dove Di Vaio è sempre pericoloso. Il Bologna soffre ma tiene bene il campo, lasciando pochi spazi in avanti infatti il Milan è costretto a provare le conclusioni dalla distanza per impensierire Gillet. Il pareggio di Seedorf è l’esempio più calzante. Nella ripresa pochissimo Milan, nonostante il rigore assegnato allo svedese. Dura infatti un minuto il vantaggio della squadra di Allegri, perché Amelia ci mette del suo sul tiro di Diamanti. Poi tanta confusione e incapacità di organizzare la manovra. I rossoneri sbagliano anche gli appoggi più semplici e in fase offensivi non si fanno notare quasi mai. Il Milan lascia due punti sul campo del Bologna in un momento delicato della stagione, dove la Juve potrebbe allungare a 4 punti in classifica.