Via la controfigura

La stagione sta per entrare nel suo momento clou: due mesi di fuoco, intensi e stimolanti, alla ricerca del successo sia in Italia che in Europa. La strada è ancora lunga e ricca di ostacoli: proprio per questo servirà l'aiuto di tutti, anche di quelli che finora non hanno offerto risposte soddisfacenti. Se Boateng, nonostante i tanti infortuni, ha comunque garantito un contributo ineccepibile, ben altro si può dire su Alexandre Pato. Il brasiliano, in questa stagione, ha collezionato più guai muscolari che gol: 5 infortuni (ricadute comprese) contro 4 reti (2 in Champions, 1 in campionato e 1 in Coppa Italia). Un bollettino nefasto se consideriamo le sue normali attitudini con la porta: i problemi fisici, uniti ad una situazione poco chiara in chiave mercato, hanno sicuramente influito su questa che, finora, è senza dubbio la peggiore annata del Papero con la maglia rossonera. Per centrare traguardi importanti, anche oltre i confini nostrani, la presenza del brasiliano è comunque necessaria: il solo Ibrahimovic non può sobbarcarsi tutto il peso dell'attacco rossonero, Robinho non è certamente un cannoniere, mentre El Shaarawy vanta attualmente una sola presenza nella massima competizione europea.

Se il Diavolo vorrà cercare di conquistare il trofeo argentato, difficilmente potrà fare a meno di Alexandre Pato: di quello vero però, non della controfigura apparsa negli ultimi mesi. Ci ricordiamo tutti della doppietta al Bernabeu, della rete al Camp Nou, del bis decisivo nel derby dello scorso anno. Tipiche reti importanti e pesanti che, in gare da dentro e fuori, potrebbero fare la differenza. Come fare a recuperare il ventiduenne di Pato Branco? Una domanda a cui, in questo lembo finale della stagione, dovrà essere trovata una rapida risposta. Il primo a fare il passo decisivo, tuttavia, dovrà essere proprio l'attaccante verdeoro: la ricaduta all'adduttore dovrebbe essere smaltita entro un paio di settimane, poi sarà il campo a dare il responso definitivo.