Non c'è due senza tre: quando i preliminari di Champions portano la coppa al Milan (1a parte)

In due occasioni, nell'ultimo decennio, il Milan è stato chiamato a guadagnarsi l'accesso ai gironi della Champions League disputando i preliminari. Ed in entrambe le occasioni, i rossoneri non solo hanno superato il turno, ma sono arrivati fino in fondo, arrivando ad alzare al cielo la coppa dalle grandi orecchie. Nella stagione 2002-2003, il terzo turno preliminare oppone i rossoneri allo Slovan Liberec. La gara di andata a San Siro è risolta da un gol al 23' della ripresa del "solito" Pippo Inzaghi, che si ripeterà anche al ritorno, segnando al 20' il gol del vantaggio, e rendendo ininfluente la rimonta (2-1) dei padroni di casa nella ripresa con Slepicka al 46' e Langer a 3' dalla fine.
Sarebbe stato l'inizio di una cavalcata vincente: vinto il girone a pari merito con il Deportivo La Coruna, il Milan si aggiudicava anche la seconda fase mettendosi alle spalle le corazzate Real Madrid (sconfitto a Milano da un gol di Shevcenko al 40') e Borussia Dortmund (battuto a domicilio grazie a Pippo Inzaghi). E dopo la rocambolesca qualificazione nei quarti in zona Cesarini sull'Ajax (3-3 in casa con zampata vincente al 91' di Inzaghi), nelle semifinali era il derby con l'Inter a regalare l'accesso alla finale (0-0 all'andata in casa Milan, 1-1 in casa Inter con reti di Shevcenko e Martins). Ed il 28 maggio 2003, nella storica finale di Manchester, dopo il nulla di fatto nei 120', erano i rigori a premiare il Milan, a segno dal dischetto con Serginho, Nesta e Shevcenko. Per il secondo precedente, appuntamento a presto.

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