Mexes come il miglior Napoleone è TOP. Ibra e Allegri rossi più che neri, FLOP
Il campionato prosegue inesorable il suo percorso, tra mille colpi di scena e qualche colpo proibito. Il Milan arranca, ma è lì, la crisi infortunistica lo piega, ma il Diavolo è duro a morire.
1° TOP - PHILIPPE MEXES: alto più di Napoleone, bello più di lui, ma come lui imponente nel suo essere padrone della battaglia. Domina gli avversari e dopo Roma, conquista Milano. E' ciò che serviva ai rossoneri e ad Alessandro Nesta per rifiatare ogni tanto. Cerca il gol e difende la sua porta, il giocatore è completo.
2° TOP - MARK VAN BOMMEL: non è il più giovane dei mediani, ma è forse uno dei più forti ancora in circolazione. L'olandese al passo d'addio alla casacca rossonera, domina ancora a centrocampo, pur affrontando giovani pimpanti e belle speranze. E' leader in tutti i modi, nel giocare la palla, nell'immolarsi a sostegno del compagno o semplicemente, nel rimediare all'errore altrui. Adriano Galliani deve studiare il piano per sostituire il pilastro dello scacchiere di Allegri, con lui al top, il centrocampo è blindato.
3° TOP - LA CLASSIFICA: assurdo o quasi, dover trovare motivi d'orgoglio fuori dalle mura di Milanello. Oggi la notizia più lieta giunge da casa Juve, i bianconeri non scaltri a sfruttare lo stop dei rossoneri, concedono ad Allegri e co una mezza boccata d'ossigeno.
L'altra faccia del podio:
1° FLOP - L'IBRA FOLLIA: anche dalle colonne di MilanNews chiedevamo un colpo di testa, ma nel vero senso della parola, una giocata figlia di un cross e non di una baruffa. Lo svedese non ha esitato a metterci del suo e oggi, si prende con "merito" la prima piazza tra i Flop.
2° FLOP - MAX ALLEGRI: cerca di trasmettere ai suoi tutta la carica possibile, le urla che arrivano fino alla tribuna sono la testimonianza che l'impegno è tanto, ma non basta. Servono tempismo e coraggio per vincere certe partite, per fare dei cambi ad oggi sempre tardivi e mai convincenti. Osa Max, è giunta l'ora!
3° FLOP - ROBINHO: corre, si impegna. ma divora troppo, soprattutto in gare in cui un episodio può decidere l'esito finale. Il popolo rossonero adora questo fantasista-operaio, ma spesso il danno si aggiunge alla beffa e non gli viene perdonato.
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