Serginho: "Il mio grande idolo è sempre stato Paolo Maldini. Il primo giorno a Milanello..."

Serginho, ex giocatore rossonero, intervistato da Radio Serie A, ha rilasciato queste dichiarazioni sul suo arrivo al Milan: "Il primo giorno a Milanello? Mi ricordo, sì. Appena arrivato, il mio grande idolo è sempre stato Paolo (Maldini, ndr) perché è stato il terzino sinistro che ho sempre guardato, stavo salendo dalle scale e scendo Paolo. Loro erano in ritiro per il Trofeo Berlusconi. È stata un’emozione molto grande. Impatto? Quando arrivi dal calcio sudamericano sicuramente i primi tre mesi sono difficili, la nostra cultura è diversa da quella del calcio italiano. Quando sono arrivato, andavo 20 volte sul fondo. Nei primi allenamenti con Zaccheroni andavo sempre avanti, lui mi diceva che ero un terzino, il quale doveva occuparsi della fase difensiva. Io ho detto: ‘Può darsi che avete sbagliato voi, perché la mia caratteristica principale è andare, non difendere’.
Il primo anno è stato molto difficile per capire questa cultura. Poi andando avanti hanno iniziato a capire le mie caratteristiche e io quelle della cultura italiana. Mi ricordo quando sono entrato in pullman per la prima partita a San Siro, entro e c’è un silenzio tremendo. Mi sono detto: bho, strano no? Abbiamo preso l’autostrada per San Siro, sento il rumore del Telepass, ero l’ultimo del pullman e ho sentito giusto questo rumore. Mi sono detto: ma sarà così? Ero abituato al casino del pullman in Brasile“.

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