Chievo - Milan, Muntari salva un brutto Milan
Nell’insolito martedì di campionato, allo stadio Bentegodi di Verona, si sono affrontate Milan contro Chievo. I padroni di casa allenati da Di Carlo si sono schierati in campo con un 4 – 3 – 1 – 2, dove spiccano le prove convincenti di Thereau, quella dell’americano Bradley e del sempre verde Pellissier. Il Milan allenato da Max Allegri si schiera in campo con il medesimo schema, cioè il 4 – 3 – 1 – 2. In porta lo stoico Christian Abbiati, che nonostante il dolore al piede sinistro ha resistito per tutta la partita compiendo anche un paio di interventi di pregevole fattura. Nella linea di difesa a quattro, sul settore destro, il debuttante Mattia De Sciglio. Il giovane rossonero ha fornito una buona prestazione e può rappresentare una valida alternativa nel ruolo di terzino destro. Coppia centrale formata da Alessandro Nesta e Mario Yepes. I due hanno arginato gli attacchi veronesi grazie soprattutto alla loro immensa esperienza. Il capitano colombiano, al rientro dopo 4 mesi, ha dimostrato anche freschezza atletica. Mentre “Sandro” è stato quasi perfetto, quasi perché il fallo di mano in area è stato evidente, fortuna che era in fuorigioco l’attaccante veronese. A centrocampo un altro rientro da titolare eccellente, sulla destra infatti Ivan Gennaro Gattuso. Per il “Ringhio” nazionale buona prestazione, condita dalla sua leggendaria grinta. Peccato per l’infortunio al polpaccio. Davanti alla difesa l’autore del gol rossonero Muntari. Per il ghanese buona prestazione anche se qualche errore di troppo in fase di costruzione.
Purtroppo in questa rosa mancano dei veri e propri costruttori di gioco. Sul centrosinistra Antonio Nocerino. Prestazione più che sufficiente. Sulla trequarti Clarence Seedorf. L’olandese, nonostante l’età, è stato l’unico giocatore in campo ad essere riuscito nell’impresa di verticalizzare. Coppia d’attacco formata da Zlatan Ibrahimovic e Robinho. Per entrambi non si è trattata di una prestazione eccelsa. Per il primo qualche movimento sbagliato mentre per il secondo bisognerebbe aprire un capitolo a parte. Se si guardasse gli ultimi due anni di Robinho scopriremmo che non ha mai praticamente smesso di giocare. Infatti arrivando dal campionato brasiliano si scopre che il Brasilerao finisce in estate e che di conseguenza Binho è arrivato in Italia appena concluso il campionato, poi ha giocato tutta la stagione 2010/11 ed è partito con la nazionale per la “Copa America” tornando poi di fatto per la “Supercoppa Italiana”. Risultato totale niente vacanze e solo partite. Quindi il giocatore risulta stanco e la dimostrazione sta nel fatto che quando calcia sembra non avere forza. Quindi sarebbe opportuno uno stop forzato, visto che l’attacco è l’unico reparto che pare non avere grossi infortuni (Pato a parte).
Ultima considerazione, non si sa se questo scudetto è perso o vinto, ma una cosa è certa che a prescindere dal risultato finale a questa squadra manca fosforo a centrocampo. Quindi, nel mercato estivo, sarebbe il caso di cercare un giocatore in grado di far fare alla squadra un vero salto di qualità, quell’elemento indispensabile che possa rallentare e velocizzare il gioco a suo piacimento.
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