Parma - Milan, i problemi emiliani esaltano le qualità rossonere
Sabato 17 marzo 2012 alle ore 18.00, allo stadio Ennio Tardini di Parma, si affrontano Milan contro Parma. I padroni di casa, allenati da Roberto Donadoni si sono schierati in campo con un 3 – 5 – 2. Tatticamente sui gialloblu ci sarebbe parecchio da dire. L’unico giocatore di talento puro è Sebastian Giovinco. Il piccolo numero 10 dimostra buona tecnica e velocità, una vera spina nel fianco milanista. Come far rendere al meglio il piccolo fantasista? Arretrando il suo raggio di azione di 10/15 m. Altra cosa la posizione in campo di Biabiany schierato sulla fascia sinistra del campo. Se si vuole giocare con una difesa a tre il Parma dovrebbe anche giocare con un attacco a tre dove Biabiany sia l’esterno destro d’attacco formando con Jonathan un binomio molto ma molto interessante.
Il Milan di Max Allegri si è schierato in campo con l’usuale 4 – 3 – 1 – 2. In porta Christian Abbiati. Nella linea difensiva a 4, da destra verso sinistra, Gianluca Zambrotta, partita sufficiente in fase difensiva, ma in fase offensiva quasi totalmente assente. Evidentemente gli anni si fanno sentire e di conseguenze le sue “famose” discese sono un lontano ricordo. Coppia centrale formata da Daniele Bonera e Thiago Silva.
Per i due centrali è stata una partita abbastanza tranquilla e di amministrazione. Sulla sinistra Luca Antonini che ha stravinto il confronto diretto con Jonathan. A centrocampo Antonio Nocerino, per il napoletano partita più che sufficiente, davanti alla difesa capitan Massimo Ambrosini, autore di una prestazione autoritaria. Sul centro sinistra, nel ruolo di mezzala, Sulley Muntari. Il giocatore ghanese ha dato molta quantità alla manovra rossonera, ma con qualche errore in fase di costruzione. Sulla trequarti un sorprendente Urby Emanuelson, autore fra l’altro di uno splendido gol. Coppia d’attacco formata da Zlatan Ibrahimovic e Stephan El Sharaawy. Il piccolo faraone si è sacrificato molto per creare gli spazi di inserimento al suo compagno d’attacco Ibrahimovic. Per lo svedese di Malmo partita abbastanza semplice e le sue giocate ne sono la prova. Zlatan riesce a rendere normale ogni stop dal coefficiente di difficoltà altissimo ed ogni dribbling o passaggio sembrano cose semplici e naturali. Se Ibra contro il Barcellona si convincesse di essere anche in Europa il numero uno, probabilmente le possibilità di passaggio del turno crescerebbero a dismisura.
Ultima considerazione è sul ritorno più che commovente di Rino Gattuso. I cori dei supporter rossoneri sono stati commoventi e l’applauso più che convinto dell’intero stadio è stato da brivido
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