Cambio di ritmo e mentalità
Dopo le fatiche di Champions, per il Milan è di nuovo campionato, una sfida difficile, in un campo mai facile da espugnare come quello del Catania. Ibra e co. sono costretti al cambio di ritmo e mentalità, dall'attendismo di San Siro e la cura certosina nel non prenderle, al piglio della capolista che deve badare sì allo score passivo, ma soprattutto deve imporre in campo il proprio carattere forte e tornare a casa con i tre punti, utili ad aumetare o almeno mantenere intatto, il distacco dalla prima inseguitrice (la Juve). Non sarà facile per Allegri e i suoi, avere la meglio sugli etnei, una squadra che gioca a memoria, tiene ritmi altissimi e sulle ali dell'entusiasmo sta offrendo un calcio dinamico, brillante, divertente e fruttifero.
L'Europa ad un passo e la tanta voglia di stupire, sono solo due dei pensieri che animano il gruppo guidato dall'ex Milan, Nicola Legrottaglie. La sfida contro il Barcellona dev'essere sfruttata come spinta mentale e tattica, essere riusciti ad arginare Messi, Sanchez e gli altri, può aiutare a stoppare le sortite di Papu Gomez, Bergessio e co., giocatori che sulla carta hanno più di qualcosa in meno rispetto ai blaugrana, ma che fanno della tecnica in velocità e della rapidità stessa, le loro armi migliori. Lo scoglio maggiore da superare per i rossoneri è dato dall'approccio al match, per la sfida di oggi serve un salto mentale non indifferente, mettendo da parte l'adrenlina e il fascino della doppia sfida europea, tornando a ragionare sul lungo percorso. Dunque al Massimino per la vittoria e per la vetta, un connubio che cresce parallelo, ma che per mantenerlo tale va cresciuto con umiltà, concentrazione e rispetto per l'avversario, valori che questo Milan ha nel dna.
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