Capello: "Vlahovic sarà una delle chiavi di Milan-Juventus. Sarà determinante la profondità"

Capello: "Vlahovic sarà una delle chiavi di Milan-Juventus. Sarà determinante la profondità"MilanNews.it
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Ieri alle 23:20News
di Lorenzo De Angelis

Intervistato questa mattina dai taccuini de La Gazzetta dello Sport, il grande doppio ex della partita, Fabio Capello, ha parlato di una sfida che in carriera, sia da allenatore che da giocatore, ha giocato e vinto per tante volte, ovvero Milan-Juventus. 

Non bastano i 9 gol segnati da Vlahovic in questo avvio di stagione?
"Dusan si muove molto bene in area e in certi aspetti ricorda Trezeguet. Deve migliorare nel gioco con la squadra e i movimenti di Ibrahimovic sono come un manuale del grande attaccante. Vlahovic sarà una delle chiavi di Milan-Juventus".

In che modo?
"Se il Milan insisterà con il fuorigioco esasperato, Vlahovic sarà determinante attaccando la profondità. Molto di Milan-Juve passerà da queste situazioni". 

Chi si gioca di più nel big match in programma alla ripresa?
"Il Milan. Chi esce sconfitto rischia di perdere anche l’ultimo treno per lo scudetto. Vale per tutti, soprattutto per Fonseca. La Juventus è ancora imbattuta e dovesse vincere a San Siro lancerebbe un segnale forte a tutto il campionato. La classifica davanti è corta. Potenzialmente, per rosa e esperienza, la favorita resta l’Inter".

Fonseca e Motta sono alla prima stagione con Milan e Juventus: chi è più avanti nel progetto?
"Milan e Juventus sono ancora due squadre in laboratorio. La squadra di Fonseca sembrava sbocciata al Bernabeu, poi a Cagliari è tornata indietro. Segna molto, ma subisce troppo. Thiago Motta ha la miglior difesa della Serie A e pian piano sta iniziando a trovare più gol. A San Siro mi aspetto che la Juventus gestisca gioco e possesso aspettando il momento giusto per sorprendere la difesa alta dei rossoneri con Vlahovic o con gli inserimenti di Koopmeiners. I bianconeri sono reduci da un derby dominato: ho visto la miglior Juve di stagione contro il T orino. A Fonseca per vincere servirà un Milan stile Bernabeu, più coperto e attento in fase difensiva". 

Da allenatore quanto si sarebbe arrabbiato per i gol subiti dal Milan a Cagliari?
"Con me sarebbero stati più attenti... La sensazione è che i difensori del Milan guardino troppo la palla e troppo poco l’uomo. E in area, come dico sempre, il pallone non entra se non c’è un avversario a spingerlo".

Potesse prestare a Fonseca e Motta un campione dei Milan e delle Juventus che ha allenato per il big match di San Siro?
"Fonseca avrebbe bisogno di tutto il blocco difensivo: Tassotti, Baresi, Costacurta e Maldini. A Thiago presterei Trezeguet. O il Puma Emerson, gran giocatore".

Tornasse in panchina, per quale giocatore di Milan e Juventus farebbe una pazzia di mercato?
"Reijnders e Koopmeiners. Non lo dico perché sono olandesi, ma perché sanno giocare a calcio e sono completi nelle due fasi. Reijnders si integra benissimo con Fofana: bella coppia. Koop è un top, adesso gli manca soltanto il gol: gli avrei trovato spazio anche nella mia Juve di Emerson e Vieira, magari più avanti. Koopmeiners come intelligenza calcistica ricorda Raul del Real Madrid: lo juventino è più potente, lo spagnolo era più goleador".

Meglio Conceiçao o Leao?
"Perché scegliere? Conceiçao a destra e Leao a sinistra: sono portoghesi molto diversi. Lo juventino non è veloce, però possiede qualità e dribbling ed è sempre fastidioso. Leao ha una potenza assoluta, ma per il momento ha sfruttato soltanto il 75% del suo potenziale: manca di continuità. Nelle ultime partite mi è parso in crescita e con la testa più libera, vediamo se si confermerà contro la Juventus. Thiago Motta dovrà fare attenzione al portoghese".

A bruciapelo: Pulisic o Yildiz?
"L ’americano è più pronto, ma Yildiz ha talento e il futuro sarà suo". 

Fosse nella Juventus temerebbe pià l'ex Morata o magari un gol del giovanissimo Camarda?
"Morata nelle grandi partite e contro le ex squadre si esalta. Alla Juve lo conoscono bene e non saranno certo felici di trovarselo di fronte. Camarda è giovanissimo, però a Cagliari l’ho osservato attentamente e si è mosso bene. Bello vedere un 16enne nel Milan».