Costacurta su Berlusconi: "Ci disse di lasciare le nostre ragazze. Gli davamo del pazzo, ma i pirla alla fine eravamo noi"

Alessandro Costacurta, ex calciatore del Milan, si è così espresso a SkySport nel ricordo di Silvio Berlusconi, scomparso lunedì mattina, storico Presidente rossonero con il quale Costacurta ha condiviso numerosi trofei e trionfi: "Quando Berlusconi ci disse che dovevamo salire in aereo per andare all'Arena potete immaginare le nostre facce... Pensavamo di avere a che fare con una persona troppo proiettata in avanti, che non aveva capito dove era arrivato... Poi, riguardando le immagini dei trionfi del Milan, si capisce che i pirla eravamo noi. Quello che ci chiedevano Sacchi e Berlusconi era incredibile, non capivamo perché dovevamo fare quelle cose... Noi gli davamo dei pazzi. Una delle sue prime richieste era di mollare le fidanzate e quello fu uno dei motivi di scontro con Berlusconi".
Nel grande Milan di Silvio Berlusconi, Alessandro Costacurta, tra i membri di una difesa eccezionale tutta italiana composta dal capitano Franco Baresi, da Paolo Maldini e da Mauro Tassotti, ha vinto 7 Scudetti, 5 Supercoppe italiane, una Coppa Italia, 5 Champions League, 4 Supercoppe europee e 2 Coppe Intercontinentali. Era, di fatto, una squadra invincibile: “Nel ’90, ’91, ’92, quando c’erano le designazioni per il Pallone d’Oro, quando - ha proseguito Costacurta - Berlusconi veniva a cena si avvicinava con un biglietto con i primi 20 giocatori designati per vincere il Pallone d’Oro… Scorreva la lista e si rendeva conto che i primi 7-8 erano quelli che aveva già. E ci diceva: “Chi ci manca qua?”. In quell'epoca, il Milan poteva contare su giocatori del calibro di Weah, Papin, Savicevic, Boban, oltre ai noti tre olandesi dell'era Arrigo Sacchi.

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