Nuovo DS: riflessioni in progress. L’autocritica di Santi: l’episodio con Conceiçao. San Donato: ecco cosa ci farà il Milan sui terreni

Nuovo DS: riflessioni in progress. L’autocritica di Santi: l’episodio con Conceiçao. San Donato: ecco cosa ci farà il Milan sui terreniMilanNews.it
Oggi alle 00:00Editoriale
di Pietro Mazzara

Sembra una vittoria banale, ma quella di Venezia non lo è. in primis perché vincere non fa mai male all’anima e aiuta tutti a vivere la settimana con maggior serenità. In secondo luogo il Milan deve cercare di arrivare tra le prime otto per non fare il turno estivo di Coppa Italia e poi c’è l’altro aspetto che riguarda il campo. Per la quarta volta consecutiva, Sergio Conceiçao ha confermato dieci giocatori su undici come titolari, con il solo cambio – forzato – di Jovic, che è stato sostituito da Tammy Abraham. Oggi ci saranno le indagini strumentali per capire l’entità del problema alla zona lombare che hanno colpito l’attaccante serbo, che con il passaggio al 3-4-3 ha ritrovato un bel feeling tecnico ed è stato decisivo nel godurioso derby di mercoledì scorso. La sensazione è che non sia nulla di complicato e che basterà qualche puntura di Voltaren (ah lei è medico? E dove ha studiato? Lo so che lo state pensando…) per rimetterlo in piedi.

La tematica legata al nuovo direttore sportivo tiene sempre banco dentro le cronache milaniste. Al netto di incontri che ci siano stati o meno, la situazione è la seguente: il Milan non ha ancora preso una decisione definitiva sul profilo che dovrà andare a ricoprire quel ruolo. E anche qualora dovesse averla presa, non lo annuncerà adesso, ma aspetterà la fine della stagione sportiva. Così hanno deciso in quel di Casa Milan, laddove le valutazioni dei profili sono ancora in corso. Igli Tare è piaciuto, ma piace anche Tony D’Amico dell’Atalanta, ma è giusto dire che anche di recente vi siano stati contatti anche profili stranieri in un giro di colloqui a 360 gradi. C’è la possibilità che il Milan, alla fine di questo casting, non trovi la figura giusta? La risposta è sì, c’è anche questa opzione anche se le sue percentuali – al 28 di aprile – sono basse. Staremo a vedere.

Santiago Gimenez non è tornato, calma con i titoloni e i facili entusiasmi. Il gol di ieri contro il Venezia è fondamentale per lui, per ridargli umore e verve per questo finale di stagione dove ci sarà bisogno di tutti. Ma il Bebote sta attraversando un momento di transizione dopo l’exploit iniziale. Parliamo di un giocatore forte, di un attaccante che la porta la vede e la sente, ma che dentro questo turbinio stagionale del Milan ha affrontato delle difficoltà del tutto normali. Retroscena da ieri: l’esultanza non è stata smodata, anzi, è stata parecchio contenuta. A fine gara, Santi ha avuto un dialogo con Sergio Conceiçao dal quale è emerso che sia proprio il 7 milanista a non essere soddisfatto del suo momento e il gol, che per un attaccante è vitale, non cancella la situazione. Sa che deve lavorare tanto per riprendersi quei gradi di titolare che nelle ultime settimane ha perso a discapito di Jovic e Abraham.

Che ne sarà dell’investimento sui terreni di San Donato fatto dal Milan una volta che l’iter per il nuovo San Siro prenderà (forse) il via? La domanda è legittima visti i milioni di euro investiti, ma quell’area non sarà oggetto di nuove costruzioni abitative, bensì verrà adibita alla costruzione del nuovo centro sportivo del Milan per il suo settore giovanile. L’attuale contratto per il “Vismara” scadrà il 29 giugno 2027 ed entro quella data potrebbero aver già preso il via i lavori per la nuova struttura. Che nel corso dei prossimi anni, una volta ultimata, potrebbe ospitare anche per qualche mese la prima squadra. Si, in maniera momentanea perché nei piani del club c’è un profondo rinnovamento delle strutture del centro sportivo di Milanello. A novembre, nella visita pre Real Madrid-Milan a Valdebebas della dirigenza rossonera (alla quale era presente anche Gerry Cardinale), il board milanista prese numerosi “appunti” su come è stata costruita la Ciudad Deportiva delle merengues proprio nell’ottica di un rinnovamento di un ambiente storico sì, ma che forse necessita di essere aggiornato ai tempi moderni.