Mirabelli aveva offerto 60 milioni, ora può andare alla Salernitana: la discesa di Belotti

"Aveva una clausola da 100 milioni, ma al massimo me ne hanno offerti 20". Le parole di Urbano Cairo sembrano contraddette dalla storia. Perché nel 2017 Fassone e Mirabelli avevano valutato 60 milioni Andrea Belotti, capitano dei granata e reduce da una stagione con 26 reti. Era possibile che il Milan, che in quella stagione prese Bonucci per oltre 40 milioni e Andre Silva per 38 più 2 di bonus potessero offrire solamente 20 milioni per il terzo capocannoniere della Serie A dietro a Dzeko e Mertens? La risposta è ovviamente no, come del resto il non volere vendere Buongiorno che, in estate, avrebbe portato personalmente a Bergamo per 17 milioni più Zapata.
La sfortuna di Belotti probabilmente è stata quella di non avere la possibilità di giocare in rossonero. Perché poi è arrivato un infortunio grave che lo ha tolto dai campi per la rincorsa al Mondiale 2018, rientrando di fretta e furia con la Svezia ma peggiorando la situazione invece che migliorarla. Così dai 100 milioni che il Torino pretendeva grazie alla clausola di risoluzione, piano piano siamo arrivati a 0. Con la Roma che lo ha preso quasi come un ripiego e non come una scelta assennata. Gli zero gol dello scorso anno fanno capire la situazione mentale (più che tecnica) in cui doveva lavorare.
Quest'anno le reti sono già tre, ma forse non sarebbe sbagliato andare via. Con Lukaku che è quasi un cannibale come minutaggio e il possibile rientro per Abraham, gli spazi si assottiglierebbero troppo. Così la Salernitana è lì che spera di convincerlo. Una discesa per chi, nel 2017, aveva attirato il Milan di Yonghong Li, con 60 milioni per convincere Cairo.

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