Nessun dorma...

Nessun dorma...MilanNews.it
© foto di Alberto Lingria/PhotoViews
domenica 27 novembre 2011, 17:20News
di Luca Fede

Il ruolo dell’allenatore, si sa, è sempre il più difficile: poco importa se i giocatori non si impegnino a dovere o perdano preziose ore della giornata in giro fra i locali e le discoteche più in voga del quartiere. Se ad un club le cose non vanno per il verso giusto, il primo a fare le valigie e scomparire dalla scena sarà sempre colui che guida l’intera compagine. Una delle tante polemiche che sono piombate ultimamente sulle spalle di Massimiliano Allegri riguarda l’esclusione dalla formazione titolare di Alexandre Pato, che aveva tanto impressionato tifosi e critica sportiva in seguito al suo ingresso allo Stadio Franchi di Firenze, nella sfida di Champions League contro il Barcellona, a favore di Robinho. In realtà, il tecnico livornese, messo da molti alla gogna per questa decisione, aveva tutte le ragioni di puntare sull’ex attaccante del Manchester City a discapito del fenomeno dal fisico cristallino, e a confermarlo sono i numeri: Pato ha totalizzato 4 presenze in campionato, in cui non è mai riuscito a trovare la via del gol, ha effettuato 39 passaggi e ha recuperato appena 4 palloni.

Le statistiche di Robinho dicono ben altro: 199 passaggi effettuati e ben 20 palloni recuperati, oltre ad aver già segnato 2 reti, in 6 partite giocate, solo due in più di Alexandre. Alla luce di queste statistiche, è chiaro che la pioggia di critiche nei confronti di Massimiliano Allegri sono assolutamente ingiuste: nessuno, in una squadra prestigiosa come il Milan, si può ritenere un giocatore inamovibile, soprattutto se, all’interno della rosa, c’è qualcuno che contribuisce maggiormente alla causa rossonera. Alexandre Pato è un giocatore fenomenale, che, giustamente, gode della massima stima del suo popolo, ma tutti, compreso il Papero, devono comprendere che, per permettere al Milan di ripetere i successi che sempre hanno caratterizzato la sua gloriosa storia in campo nazionale ed internazionale, devono sempre dare il massimo, in modo da facilitare anche il lavoro di chi è, sempre e comunque, messo in discussione: l’allenatore campione d’Italia, Massimiliano Allegri.