Pastore su Felix: "Ad oggi è il primo cambio del Milan. È un'arma da mezz'ora finale che nessuno ha in Serie A"
Nel corso del consueto appuntamento con il podcast di Cronache di Spogliatoio 'Elastici', il giornalista de Il Foglio Giuseppe Pastore ha detto la sua sul mercato del calciomercato invernale del Milan, che ha visto la formazione di Sergio Conceiçao aggiungere in rosa innesti come Santiago Gimenez, Joao Felix e Kyle Walker, fra gli altri:
"Le piazze in cui ha faticato (Joao Felix, ndr), sono tutte molto diverse tra loro. L'Atletico, un calcio ben codificato da 13 anni, c'è un allenatore che non guarda in faccia a nessuno, e quindi è molto da caserma quasi dal punto di vista tecnico, devi essere come vuole lui. Il Chelsea è stato un baraccone incredibile in cui non si capisce mai bene da una settimana chi giocherà quella dopo, e lui è rimasto anche un po' spaesato. Quest'anno gestione diversa, molto diversa, e giocare la Conference League si è anche un po' depresso.
Poi Barcellona, realtà molto chiara, anche molto allegra, ideale per Joao Felix anche per liberare il talento, dove però ci sono giocatori più forti di lui, Yamal e Raphinha non li sposti, Lewandowski non lo sposti. Però ha fatto bene a Barcellona quando ha avuto lo spazio. Secondo me, Joao Felix, ad oggi, è il primo cambio del Milan, proprio perché può giocare a destra, a sinistra, in mezzo, persino prima punta, esagero. È un'arma da mezz'ora finale che non so quante squadre abbiano in Serie A".
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