Zlatan, magie al 99.99%

Quando non vinci una gara del genere, a qualsiasi latitudine e longitudine, il rammarico è unanime e condiviso. Zlatan Ibrahimovic, al Franchi, ha mostrato classe e magie da fuoriclasse, servendo i suoi compagni divinamente in più di un'occasione. Un assist per Seedorf, uno per Emanuelson, uno per Pato: gioielli d'alta scuola, che vanno a sommarsi ad una prova di sostanza anche in fase di ripiegamento.

Manca la cilegina, ovvero quel qualcosa in più a livello di incisività, soprattutto in zona gol: Ibra si è dilettato più a servire che a concludere, ma ha fatto il massimo in una serata scellerata per altri e tanti motivi. Soltanto nel primo tempo, infatti, la gara avrebbe potuto girare in maniera netta su binari rossoneri e, in quel caso, tutti i meriti dello svedese sarebbero stati riconosciuti: sia sul tocco di mano da rigore di Behrami e il gol regolare di Clarence Seedorf, l'ex blaugrana è stato infatti un attore principale. Forse avremmo voluto vedere un Ibra più feroce nella ripresa, magari imbufalito per le precedenti decisioni arbitrali: Zlatan ha tentato di condurre i suoi alla vittoria con pennellate d'arte, ma con una "luna" così storta è dura fare di più.