PAGELLE - Una squadra vergognosa per atteggiamento e attitudine: si salvano Pulisic e Pavlovic
Queste le pagelle di Dinamo Zagabria-Milan 2-1, ultima partita della fase a campionato della UEFA Champions League:
MAIGNAN 6: prende due gol con i compagni che glieli fanno prendere. Sul primo Baturina sfrutta l’errore di Gabbia, sul secondo di Pjaca son tutti allegri.
TOMORI 5: improbabile da terzino destro, dove non combina nulla. Nella ripresa torna in mezzo alla difesa ma balla contro avversari che, sulla carta, dovrebbero essere modesti.
GABBIA 4.5: il suo errore è bruttissimo e apre la strada al gol del primo vantaggio della Dinamo Zagabria, incespicando sul pallone e venendo scippato da Baturina. Poi mentalmente si riprende, ma la macchia è troppo grande. (dal 46’ TERRACCIANO 5.5: in difficoltà fin da quando entra in campo. Non tiene Pjaca quando si allarga e in fase di spinta si vede pochissimo).
PAVLOVIC 6.5: insieme a Pulisic e Fofana è l’unico a portare a casa la coscienza pulita tra i calciatori di movimento. In netta crescita, dà sicurezza nei duelli e si sbatte fino alla fine, quando va a fare anche il centravanti.
THEO HERNANDEZ 4: se è questo, è semplicemente impresentabile. Non accelera mai, sempre inchiodato e mai propositivo. Sembrava esser rinato con la Supercoppa, invece si è sgonfiato di nuovo.
MUSAH 4: un’espulsione che gli dovrebbe valere tre mesi di stipendio decurtati per la stupidità con la quale la rimedia. Il primo giallo, soprattutto, è assolutamente inaccettabile. Il secondo è altrettanto evitabile. È lui che apre la botola sotto i piedi della squadra.
FOFANA 6: alla trentesima ufficiale in stagione, si sbatte fino all’ultimo dentro una squadra che sembrava scesa in campo quasi che dovesse fare un favore a qualcuno.
REIJNDERS 5: imbrigliato dalla marcatura che Cannavaro gli disegna addosso. Anche lui è cotto, mentalmente e fisicamente e in una partita cruciale come quella di Zagabria, lui viene a mancare sotto tutti i punti di vista. (dall’81’ OKAFOR SV).
PULISIC 6.5: il suo gol del pareggio aveva dato la speranza che il canovaccio della partita potesse cambiare. Nel primo tempo non è che faccia cose da stropicciarsi gli occhi, ma è tutta la squadra che è sembrata in gita al Maksimir. Nel secondo tempo sale di ritmo e di coinvolgimento.
MORATA 4: un attaccante che come primo obiettivo non ha girarsi verso la porta avversaria come può essere incisivo? Anche contro la Dinamo non trova mai la posizione giusta in campo, di tirare in porta non se ne parla e Conceiçao lo lascia sotto la doccia all’intervallo. (dal 46’ CHUKWUEZE 5.5: oh almeno ci prova. Poi ha i suoi limiti, ma almeno ci ha provato a metterci qualcosa dentro il vuoto assoluto).
LEAO 4.5: due anni e mezzo fa, su questo stesso campo, fece fuoco e fiamme nello 0-4. Questa sera manda in campo la controfigura, quella svogliata, svagata, che è scesa dal letto con il piede sbagliato. Non becca una giocata che sia una. Gli tolgono un rigore, ma calcia solo una volta verso il portiere e non salta mai l’uomo. (dall’81’ ABRAHAM SV)
ALL. CONCEICAO 5: cucina con quello che ha a disposizione, ma il sistema presenta problemi di fondo molto pesanti. L’approccio della squadra nel primo tempo è ai limiti dell’imbarazzante, nella ripresa seppur in dieci le cose sembrano andare meglio ma alla fine arriva una sconfitta mertitata.
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