Gimenez visto dal Messico: "Penso che sia una questione di tempo prima che il Milan abbia in Santi l'attaccante che si aspetta"

3 gol gol e 2 assist nelle prime 9 presenze con la maglia del Milan. Uno score niente male per il Bebote Santiago Gimenez, che come tutta la formazione rossonera starebbe però attraversando un periodo di difficoltà. Di questo e di tanto altro inerente all'attaccante messicano ne ha parlato in esclusiva ai microfoni di MilanNews.it Paco Gabriel de Anda, ex giocatore messicano ed oggi opinionista sportivo.
3 gol in 9 partite con la maglia del Milan: come giudichi l'impatto di Santi con la Serie A ed il mondo rossonero?
"Ha iniziato molto bene, è arrivato e ha fatto gol, cosa molto significativa per un attaccante. Santi aveva già un'inerzia positiva, ma la squadra è calata collettivamente e Santi ne ha pagato le conseguenze, mi sembra che l'eliminazione dalla Champions sia stata un duro colpo".
Pensi che Conceiçao sia l'allenatore giusto per Giménez? Oppure hai bisogno di un altro tipo di coach per crescere?
"Santi deve adattarsi all'allenatore del Milan, qualunque sia il suo nome: Conceicao è un buon allenatore anche i risultati non stanno arrivando".
Secondo te a livello tecnico cosa può dare Giménez al Milan? Credi che con Bebote il Milan abbia finalmente trovato il suo attaccante?
"Santi è stato ingaggiato per segnare gol nel Milan. Il primo passo è adattarsi al sistema di gioco di Conceicao e compagni e poi arriveranno i gol e di conseguenza i punti!! Santi è stato acquistato dopo un attento monitoraggio da parte degli scout del Milan e loro avevano fiducia che sarebbe stato l'attaccante giusto per il futuro. Penso che sia una questione di tempo prima che il Milan abbia in Santi l'attaccante che si aspetta".
Trattandosi di un attaccante d'area, per ottenere il massimo è necessario che il Milan cambi modo di giocare?
"Santi deve modificare il suo stile gioco, deve crescere e contribuire di più, uscire di più dall'area e cercare altri "modi" per fare gol e non solo tiri dentro l'area".
Il feeling con Leao non si è ancora creato: pensi che i due possano essere decisivi in futuro per il Milan?
"Rafael Leao è un grande giocatore. È vero, ancora non si capiscono nel migliore dei modi, ma per il Milan è urgente che abbiano una migliore intesa in attacco. Questo per Santi vale non solo con Leao, ma anche con tutti gli attaccanti".
Il rapporto con Pulisic ora è migliore: valuta positivamente lo sviluppo degli ultimi anni del calcio nordamericano?
"Il calcio nordamericano è cresciuto molto e Pulisic ne è la prova più evidente. Lui e Santi hanno un buon rapporto ma non basta se non arrivano gol e buoni risultati".

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